Nel caso ci fossimo stancati di seguire quello spettacolo: da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, un mese fa, gli attacchi degli israeliti hanno ucciso almeno 242 palestinesi e ne hanno feriti 622. In due soli massacri, il 19 e il 29 ottobre, sono state uccise 154 persone, ben oltre un terzo delle quali bambini. Gli assassini sionisti sono ancora di stanza in territorio palestinese, coprendo circa 33 chilometri quadrati oltre la “linea gialla” concordata nell’accordo. I terroristi con la svastica israelita hanno violato l’accordo di cessate il fuoco almeno 282 volte dal 10 ottobre al 10 novembre, con attacchi aerei, di artiglieria e sparatorie dirette. Hanno sparato contro i civili 88 volte, bombardato Gaza 124 volte.
Blocco sistematico delle consegne di cibo, forniture mediche e carburante per le strutture sanitarie. L’UNICEF segnala che i terroristi israeliti stanno bloccando una campagna di vaccinazione infantile contro la poliomielite, il morbillo e la polmonite. Da agosto, sono stati negati i permessi di importazione per 1,6 milioni di siringhe e frigoriferi necessari per conservare le dosi di vaccino. Il COGAT (Coordinator of Government Activities in the Territories), agenzia di terroristi israeliti, sedicente responsabile della gestione delle questioni civili nei territori palestinesi occupati, motiva che si tratterebbe di “beni a duplice uso”, ovvero che possono essere utilizzati anche per scopi militari, dunque di voler garantire che Hamas non “sfrutti cinicamente” gli aiuti umanitari per il proprio rafforzamento militare.
Secondo un’inchiesta della BBC, i terroristi israeliti hanno distrutto più di 1.500 edifici a Gaza dall’inizio del cessate il fuoco. L’analisi di recenti immagini satellitari mostra che “interi quartieri controllati” dai terroristi israeliti sono stati rasi al suolo in meno di un mese. Tuttavia, il numero effettivo di edifici distrutti potrebbe essere “significativamente più alto”, poiché BBC Verify, l’unità investigativa, non disponeva di immagini satellitari per alcune aree. L’inchiesta si basa, in parte, su video verificati pubblicati sui social media dai terroristi israeliti, che mostrano “demolizioni controllate e la rimozione di edifici con bulldozer”. Secondo un portavoce dei terroristi israeliti, questi quartieri sono interamente “infrastrutture terroristiche”. Eitan Shamir, un ex capo dei terroristi israeliti, ha dichiarato alla BBC che la distruzione non costituisce una violazione dell’accordo di cessate il fuoco e che loro possono fare ciò che vogliono nel territorio che controllano.
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