lunedì 3 novembre 2025

Come scaldarsi i piedi in Ucraina

Quando ho voglia di notizie fresche dall’Ucraina so dove cercarle: nel parco pubblico, il pomeriggio di un determinato giorno della settimana. È lì che trovo riunite in conclave le mie gole profonde (assai rumorose). E se è vero che di Putin ne dicono di ogni, è altrettanto vero che ci si diverte davvero quando è il turno di Zelenskij.

Quella che racconto qui di seguito può sembrare una barzelletta, ma ho verificato che invece corrisponde alla realtà dei fatti, anche se poi le mie amiche l’hanno colorita di risvolti comicissimi che qui ometto perché questo è un blog serissimo.

Con i concentrati attacchi russi alle centrali elettriche e di riscaldamento, sarà difficile per la popolazione ucraina trascorrere l’inverno al caldo. Ma Zelenskij non sarebbe la figura tragicomica diventata famosa se non avesse trovato una soluzione creativa: vuole offrire ai cittadini ucraini dei viaggi in treno gratuiti per l’inverno sulle tratte che preferiscono.

Anche sui viaggi lunghi come quello da Kiev a Leopoli. In altre parole, se hanno freddo, possono salire in una carrozza del treno che hanno scelto e svegliarsi la mattina dopo con i piedi caldi sul marciapiede della storica stazione ferroviaria di Leopoli. Il sistema di riscaldamento è situato sulla locomotiva, e ciò rende questo sistema decentralizzato praticamente impossibile da disattivare.

L’offerta UZ-3000, “per tutti i cittadini ucraini per l’inverno”, fa parte del programma “Sostegno invernale” di Zelenskij, ed è valida per un totale di 3.000 chilometri, equivalenti all’incirca a tre viaggi di andata e ritorno tra Kiev e Leopoli. Chi sceglie tratte più brevi può viaggiare più frequentemente e conseguentemente riscaldarsi i piedi per più giorni.

Tuttavia, poiché i treni subiscono spesso ritardi di ore a causa degli attacchi russi alla rete elettrica ferroviaria e agli snodi chiave (“I treni sono particolarmente vulnerabili alla nuova tecnologia [droni Shahed] perché sono relativamente lenti e seguono percorsi prevedibili”), il tempo che i passeggeri trascorrono in questo caldo rifugio ferroviario è corrispondentemente più lungo. E quando le carrozze sono sovraffollate, le persone semplicemente si tengono al caldo a vicenda.

Stanno anche progettando di ripristinare un programma di aiuti individuali, che lo scorso inverno ha erogato l’equivalente di 20 euro (1.000 grivna) a persona. La guerra deve continuare e la gente in qualche modo deve essere tenuta contenta.

Infine, siccome il programma UZ-3000 “ha suscitato accese discussioni nella società” (evidentemente si sono resi conto del ridicolo), il governo ucraino “ha pubblicato dei chiarimenti in merito al programma di sostegno 3000 chilometri, annunciato il giorno prima dal presidente Volodymyr Zelenskij”. Il risultato dei chiarimenti è stato che il programma è rivolto ai cittadini “che soffrono maggiormente a causa dei bombardamenti e delle interruzioni di corrente” (*). El tacòn pèzo del buso, adagio popolare tradotto dall’ucraino.

(*) А ось у періоди, коли на залізничні перевезення підвищений попит (той же грудень) – фокус програми буде на тому, щоб допомогти жителям прифронтових громад, які найбільше потерпають від обстрілів та знеструмлень: поїздки "за кілометри" будуть доступними саме для поїздів звідти", — повідомили в УЗ.

2 commenti:

  1. Si vede che ha forza di sciate sulla neve il buo Volod diventa sempre piu creativo, letto anche sottopancia in cirillico, che dire w la fantasia.

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  2. I venti euro servirebbero per la colazione al bar della stazione, forse.
    Pietro

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