I bouffeurs d’escargots non hanno dato la maggioranza assoluta né al Raggruppamento Nazionale, né al Nuovo Fronte Popolare, né all’Ensemble. Tuttavia, anche se il risultato del RN è stato insufficiente per ottenere la maggioranza, i fascisti restano un problema. La loro demagogia, il loro populismo non spiegano tutto. Perché tanti francesi e italiani e tedeschi sono passati con i fascisti? La sinistra non è realmente interessa alla domanda e teme la risposta. Si rifugia nella sua zona di comfort, quella dei diritti civili (pur sacrosanti).
Importa nulla anche del gioco tra fascismo e antifascismo (ci vuole altro per mettere fuorigioco i fascisti). Chi vota per i fascisti lo fa per rabbia e disperazione, per ciò che è diventata la sua vita, per ciò che è diventato il suo Paese e l’Europa. Non dico di essere d’accordo con tutto quello che dice quella gente, il modo in cui lo dice, col fatto che si lascia ingannare dalle parole della destra, ma ciò che dicono quelle decine di milioni di persone viene semplicemente ignorato.
Anche nell’odio per la cultura di sinistra o radical-chic, che dir si voglia, non c’è alcuna fatalità, nessuna legge di degenerazione, ma è il risultato di un piano metodicamente elaborato e messo in atto. Da chi? Da nessuno in particolare e però da tutto l’insieme di quel potere che la sinistra difende. Un potere che mistifica la realtà, che racconta la più grande menzogna, ossia che gli antagonismi individuali finiscono per creare l’equilibrio.
Il mondo borghese offre alle anime comuni (agli sdentati, come li chiamava quel deficiente di Hollande) povertà crescente, schiacciamento, precarietà e sottoccupazione, un futuro carico di angoscia economica e morale e minacce di guerra.
La consapevolezza di questa realtà può avere un valore esplosivo: può portare al desiderio di trasformarla. La borghesia lo sa. Siamo in un momento storico in cui la cultura e la conoscenza hanno più che mai un significato direttamente rivoluzionario. La lotta ideologica diventa un elemento fondamentale della lotta di classe, contro l’avanzare della barbarie.
La borghesia può garantire il suo potere solo raccontando bugie e ingannando la gente. Il significato profondo del fascismo, vecchio e nuovo, ultima carta della borghesia, sta nell’enorme inganno che comporta. Questa borghesia non può limitarsi a diffondere le sue menzogne: ha bisogno che la gente ci creda e sia disposta ad accettarle; ha bisogno di uomini e donne che non sono più capaci di comprendere la realtà in cui vivono e soffrono.
L’élite dominante deve abbassare il livello della cultura e della coscienza del popolo che domina. Ha due mezzi per farlo. Aumentare la propaganda, una grande pubblicità sociale e politica: televisione, cinema, radio, giornali, editoria, ai quali è attribuita la funzione di ripetere la menzogna con sufficiente insistenza perché i loro slogan s’impongano nella credenza pubblica.
Quindi ridurre la resistenza critica colpendo coloro che sanno distinguere le bugie quando si presentano e non si lasciano accecare dalla loro ripetizione. La borghesia ha intrapreso una vasta operazione contro chi ha la funzione di diffondere la conoscenza, di fornire cultura, di risvegliare in ogni persona la capacità critica, di far vedere il mondo così com’è e non come ci viene raccontato. È in corso un’enorme offensiva contro i nemici della menzogna.
Ma quale bugia e inganno. Ma quale lotta ideologica… Si garantiscono potere con unica lingua che parlano: economia. Da un lato sfruttamento lavoro produttivo, dall’altro controllo sociale attraverso spesa pubblica.
RispondiEliminaIl "diamat" a te farebbe un baffo
EliminaParlare di anima della borghesia è indugiare nel lamento
Elimina😄🥱
Eliminariciclo un mio vechio post:
RispondiEliminaOlympe, alla mancanza di coesione tipica delle società primitive si supplisce con una centralizzazione del potere gerarchico, basata su una grande Bugia(la prima False Flag della storia): un indecente inciucio tra re e sciamani, che si legittimano a vicenda.
Questa situazione rimane stabile fino allo sbugiardamento della chiesa da parte di Galileo, dal cambio di politica sociale del potere temporale a causa della controriforma e della rivoluzione industriale, e del pensiero illuminista.
In Inghilterra tra il XVII ed il XIX secolo si recintano, le terre demaniali, fruite liberamente dalla comunità(acquatico, legnatico, pascolatico, erbatico), a favore dei proprietari terrieri della borghesia, creando una massa di lavoratori disoccupati, la manodopera a basso costo che sarà quindi impiegata nel nuovo ciclo produttivo industriale. Questa volta si ricorre alla copertura di intellettuali e filosofi per convincere i sudditi ad accettare il nuovo paradigma liberista. Smith, non solo criticò le posizioni mercantiliste, ma sostenne che il singolo, perseguendo liberamente il proprio personale interesse, opera in modo utile all'intera società come se fosse indotto a ciò da una «mano invisibile». Pur affermando la necessità di un intervento dello Stato in alcuni settori, quali l'istruzione primaria, sostenne che, in generale, è preferibile la ricerca privata dell'interesse personale a regolamentazioni quali premi alle esportazioni o restrizioni alle importazioni.
Ancora esempi: si utilizzò il Barocco come copertura della Controriforma; il Romanticismo, e l’Idealismo(che nega ogni libertà personale), come copertura del concetto di storia, concetto di nazione che supera quello di popolo (che era un concetto illuministico… popolo = persone che vogliono stare insieme; nazione = persone che devono stare insieme).
La vera realtà della società in cui viviamo è data, secondo Marx, dai conflitti socio-economici, che vedono sempre contrapposte una classe dominante (quella che controlla i mezzi di produzione) e una classe oppressa: ed è questa struttura economica a determinare tutte le altre manifestazioni umane, incluse le idee, che nel loro complesso costituiscono la sovrastruttura ideologica. Per Marx l'ideologia è una rappresentazione capovolta della realtà sociale, il cui scopo è elaborare le illusioni della classe dominante su sé stessa e nascondere i suoi interessi particolari dietro la maschera di ideali universali. Giudicare un'epoca o una classe sociale dalle sue idee ‒ ossia dai sistemi filosofici, morali, politici e giuridici che elabora ‒ equivale a giudicare un individuo da ciò che dice o pensa di essere e non da ciò che è realmente.
Mentire, inoltre, – come ha sostenuto Kant – comporta, trattare gli altri come strumenti, e quindi mancare di rispetto nei confronti degli esseri umani, violando così i requisiti minimi della convivenza sociale. La bugia mina il vincolo basato sulla fiducia reciproca tra i governati, e tra questi ultimi e i governanti. È proprio questo vincolo morale – non giuridico- formale – ad essere in crisi oggi, laddove la menzogna sembra aver compromesso quella dimensione culturale, ossia etica, propria degli esseri umani, e la loro politicità, ovvero la capacità di vivere con i propri simili. La Bugia come instrumentum regni.
Non riesco a vedere alternative all'alternativa che esemplifico con la Germania: Sahra Wagenknecht o AFD. Certo, ci sarebbe anche la rivoluzione.
RispondiEliminaDa modesto esegeta dei tuoi scritti, attività che svolgo nel mio privato da molti anni ormai, sottolineo che il paragrafo che inizia con " la consapevolezza di questa realtà " è la cosa più potente ed importante che tu abbia mai scritto.
RispondiEliminaLa lotta ideologica , che tra l'altro e l'unica che possiamo validamente intraprendere ad oggi, è il punto essenziale.
Anch'io provo a combatterla ogni volta che posso, suscitando negli interlocutori dall'incredulità all'ironia, quando non si arriva all'ostilità mal celata.
Ma pazienza, ormai sono vecchietto ed i rapporti sociali mi interessano sempre meno.
stammi bene cara
Grazie Beppe. Fin che l'ostilità resta malcelata ci va anche bene 😉
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