mercoledì 27 luglio 2022

“Risparmiare energia per un inverno sicuro”

 

Forse il bagnino non ve l’ha detto che l’Unione Europea ha impegnato i suoi Stati membri a ridurre il consumo di gas naturale del 15%, rispetto al consumo medio degli ultimi cinque anni, da agosto fino a marzo del prossimo anno. Ieri, i ministri dell’Energia dei 27 paesi dell'UE hanno adottato il piano della Commissione europea dal seducente titolo: “Risparmiare energia per un inverno sicuro”. Neanche Goebbles si sarebbe spinto a tanto. È vero che poi ogni paese farà come cazzo gli pare, ma questo è un ottimo punto di partenza.

Siccome la riduzione del 15% non può essere chiesta alle attività produttive, non più di tanto alle attività commerciali e ai servizi, la traduzione in lingua corrente dice che taglieranno le forniture domestiche. Solo un po’, perché ci pensano già per proprio conto le famiglie meno abbienti (si dice così?) a essere parsimoniose e a tagliare i propri consumi di energia e altro dati i prezzi correnti.

Tuttavia, in caso di emergenza, possono essere adottati obiettivi di risparmio obbligatori se almeno 15 Stati membri, che rappresentino il 65% della popolazione, sono d’accordo. In origine, la Commissione Ue voleva riservarsi il diritto di dichiarare l’emergenza energetica, ma non ha potuto far valere questa posizione.

Coloro che indossano l’elmetto della NATO concederanno di dire che la crisi energetica, che ha fatto esplodere i prezzi del gas e dei carburanti e rischia di portare a una devastante interruzione di energia durante il prossimo inverno, è una diretta conseguenza della guerra in Ucraina?

Mi pare il minimo di aderenza ai fatti. Ebbene, quali canali sono stati aperti, quali iniziative concrete sono state avviate per arrivare a una trattativa di pace? Invio di armi, questo si è fatto e si continua incuranti delle conseguenze. Lunedì, l’Ucraina ha ricevuto i suoi primi carri armati contraerei Gepard dalla Germania, che fanno seguito agli obici semoventi già consegnati a Kiev da Berlino.

A chi è favorevole all’invio di armi, chiedo: perché parallelamente non si opera per arrivare un armistizio? Per il grano s’è trovata la strada, s’è raggiunto un accordo, allora perché non si cerca una seria mediazione per arrivare a un cessate il fuoco e porre termine al conflitto?

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di fare un “gioco perfido” con il gas: ha cercato di indebolire il grande sostegno all’Ucraina e di creare divisioni nella società tedesca. Si può essere più ipocriti di così?

L’UE non vuole più importare combustibili fossili dalla Russia entro il 2027 al più tardi. Questa è la decisione ufficiale, e ciò conferma che all’Ue non interessa la sicurezza energetica, ma la strumentalizzazione della politica energetica come arma di ricatto e di guerra.

L’obiettivo delle decisioni è di consentire all’Europa di continuare la guerra per procura contro la Russia in Ucraina per mesi e anni, fino alla sconfitta militare della Russia. Se non si è ancora capito, si comprenderà meglio nei prossimi mesi.

Questa è tutta gentaglia eletta con il voto. Salvo alcuni, tipo Mario Draghi che con una manovra di palazzo è stato messo al comando, complici tutti i partiti che l’hanno sostenuto. Ha tirato dritto per la sua strada, preferendo far cadere il governo piuttosto che arretrare di un millimetro sulla guerra contro la Russia e l’invio di armi all’Ucraina. Insomma, tutti sottomessi a ciò che viene deciso da Washington, Bruxelles e da Berlino.

7 commenti:

  1. La Guerra in Ucraina non ha fatto altro che acuire una tendenza già in atto rispetto all'aumento dei prezzi dell'energia.
    In merito al prossimo futuro (2027) in cui dovremmo affrancarci dal gas russo, mi chiedo: "ma non era il gas più conveniente e di migliore qualità presente sul mercato?",
    ragion per cui il c.d. libero mercato avrebbe fatto il suo corso e le potenze liberiste occidentali bene hanno fatto ad approvvigionarsi dai Russi, la narrazione è cambiata drasticamente dallo scorso 24 febbraio....che stiano diventando tutti "socialisti"? :-D
    AG

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    1. il 15% diventa il 7% per l'Italia e la Spagna cmq non ha gradito la misura prospettata, né il Portogallo e altri. Voto contrario dell'Ungheria, che per una volta ha ragione. Perché non cercare una trattativa per il cessate il fuoco?

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  2. Sarebbe molto interessante leggere un suo post riguardo ciò che è accaduto in Ucraina prima dell'invasione dei Russi. Quindi i massacri e la guerra del Donbass e il mancato rispetto degli accordi di Minsk. Che mi pare tanta parte hanno avuto per arrivare alla situazione come è ora. Magari ne aveva già scritto e mi sono perso i post.

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    1. Sì, ne avevo già scritto e del resto in rete c'è molto.

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    2. Comunque azzardo una spiegazione sul perchè le trattative di pace siano completamente congelate. Lo "statista" Zelensky è al momento impegnatissimo affinchè il servizio fotografico su Vogue insieme alla moglie riesca al meglio. Un popolo intero in mano a un buffone senz'arte ne parte. Certo non è l'unico della categoria ma in quanto a cialtroneria si dimostra tra i primi della classe.

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  3. DRAGHI: MISSIONE COMPIUTA

    di Manlio Dinucci

    “Tra i paesi dell’Europa Occidentale l'Italia aveva uno dei legami più forti con la Russia. La missione di Draghi è stata quella di rompere questo schema, riposizionando l’Italia nei confronti della Russia”: lo scrive il New York Times. Draghi ha non solo trasformato l’Italia in paese belligerante contro la Russia, inviando armi e istruttori alle forze ucraine, ma ha promosso le sanzioni contro la Banca centrale russa e l’ammissione dell’Ucraina nella UE. Per questi e altri “meriti” l’autorevole rivista USA Fortune include Mario Draghi tra “i 50 più grandi leader del mondo”.

    La carriera di Draghi ha una svolta decisiva quando – dopo aver smantellato quale direttore del Tesoro il patrimonio pubblico italiano con le privatizzazioni – diviene direttore e vicepresidente della Goldman Sachs. La Goldman Sachs non è solo una banca USA ma un centro di potere del gotha finanziario che, attraverso la politica delle “porte girevoli”, piazza i suoi uomini in cariche istituzionali chiave. Dal 2005 al 2021 Draghi diviene prima governatore della Banca d'Italia, quindi presidente della Banca Centrale Europea, infine presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.

    I risultati della “missione” che Draghi ha compiuto con la totale complicità del Parlamento fanno sprofondare l’Italia in una crisi senza precedenti: mentre il prezzo del gas (in seguito alle politiche anti-russe) è salito da 15 a 200 euro al megawattora, l’Italia ha accumulato un livello tale di passività che – scrive Fortune – “il costo del prestito per l'Italia è diventato proibitivo, salendo a livelli insostenibili”. La crisi italiana è analoga a quella in cui sprofondò la Grecia, perdendo con il “pacchetto di salvataggio” della UE ciò che restava del patrimonio pubblico. La situazione è aggravata dalla svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro, che accresce il costo delle importazioni. Decisivo, quindi, è ribaltare la politica che Draghi ha attuato con la sua “missione” in Italia.

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