venerdì 26 novembre 2021

Ridens


Ride quello a sinistra, e si capisce, ma quello a destra? Forse le telecamere erano troppo in vista per desistere? Le grandi imprese, i vertici delle banche e delle assicurazioni sono tutti francesi.

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Bernardo Bertolucci (16 marzo 1941 – 26 novembre 2018). Una storia tipicamente italiana. Un giorno, si reca all’ufficio elettorale per il certificato e gli dicono che non può votare. Ha girato il film Ultimo tango a Parigi (1972), talmente audace, talmente offensivo del comune senso del pudore, che il film fu sequestrato una prima volta già sei giorni prima di uscire nelle sale italiane con la motivazione: “osceno e privo di contenuto artistico”. Il regista fu condannato e privato dei diritti civili per cinque anni. Furono condannati anche il produttore, lo sceneggiatore e Marlon Brando, che nel film simula un rapporto anale con la sua partner (l'attrice, 46 anni dopo disse di esserne rimasta sconvolta, poverina). Il 29 gennaio del 1976, la Corte di Cassazione condannò Ultimo Tango a Parigi alla distruzione. Il 26 settembre 1982, una proiezione clandestina del film di Bertolucci, durante la manifestazione “Ladri di cinema”, riaprì un nuovo processo contro gli organizzatori della rassegna. La pellicola, le cui immagini oggi farebbero sorridere anche i minori di 12 anni, fu dissequestrata il 9 febbraio 1987, con una nuova sentenza, basata su una perizia di esperti, che dichiarò Ultimo Tango a Parigi un film non osceno, e pertanto alla pellicola fu concessa la possibilità di tornare in circolazione. Le copie rimaste dopo il macero furono conservate in cineteche estere e sono servite come base per editare il film in DVD. Il 21 settembre 1988 una versione ridotta e “formato famiglia” fu trasmessa su Canale 5.

Oggi non si sequestrano più i film. Viviamo in una realtà misteriosa in cui si sequestra la vita di milioni di persone. 


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