Contro ogni previsione e una biografia avversa, una rifugiata proveniente da un posto e da un’epoca dove la sua ascesa e il suo potere sarebbero sembrati inimmaginabili, il 22 novembre di 16 anni fa, Angela Dorothea Kasner, a tutti nota come Angela Merkel, diventava la prima donna cancelliere di Germania e il più potente leader europeo.
Caposaldo della dottrina e della politica neoliberista (ma a Berlino i negozi sono chiusi la domenica), sostenitrice del rigore di bilancio, ma anche duttile quando è servito aprire i cordoni della Bce. Ancora un po’, e ci avrebbe quasi detto che un altro mondo è possibile, salvo la Grecia, dove c’è gente stesa al sole su un mucchio di sassi.
Non che manchino i poveri in Germania: “la disuguaglianza dei redditi è ai massimi storici” (Il Sole 24ore che cita un rapporto della Fondazione Hans-Böckler). È il Paese con il tasso di rischio di povertà più alto in Europa, anche se molti vorrebbero avere i redditi medi tedeschi. Noi italiani, per esempio. I lavoratori poveri in Germania rappresentano un lavoratore su cinque, e “beneficiano” di mini-lavori, precari pagati al massimo 600 euro al mese, che non danno diritto ad alcun sussidio sociale. La pensione che tanto ci fa sognare? Il susseguirsi di riforme intraprese sotto Schröder e Merkel, ha costretto 1 milione di pensionati a riscoprire le gioie del lavoro: guardiano notturno, fattorino, governante, ecc..
Insomma, anche in Germania c’è luci e ombre come in tutti i paesi a capitalismo stagionato.
Quanto all’immigrazione, è chiaro che non tutti possono trovare qualcosa da fare negli alpeggi bavaresi, e ciò nonostante la Germania ha accolto un milione di profughi. I nostri statisti in camicia nera avrebbero saputo fare di meglio? Ricordiamo, per esempio, che i famigerati accordi di Schengen non vietano il ripristino dei controlli alle frontiere, che possono essere ristabilite fino a 24 mesi. Quando non hai niente di serio da dire, è sempre una buona idea chiamare alla sbarra l’Europa e segnatamente la Germania.
Al potere per oltre tre lustri, Angela ha avuto a che fare con nove presidenti del consiglio italiani, rappresentanti di undici governi, innumerevoli portavoce e capi ufficio stampa tra i quali Rocco Casalino, ma anche gente poco raccomandabile come Sarkozy o l’imbarazzante Hollande, volpini come Macron, teste di Trump, eccetera. Solo per questo, diciamogli brava!
Madame, lei è troppo veloce. Non si fa a tempo a elaborare un commento che lei ha già cambiato argomento. Si ricordi che non ci sono solo le Frecce Rosse, le Frecce Bianche e e le Frecce Argento: ci sono anche i treni regionali e perfino i treni merci. E per arrivare a destinazione ci mettono un po' di più.
RispondiEliminaChattanooga Choo Choo
Non capisco se il 'diciamogli' finale sia un refuso o un'allusione.
RispondiEliminaPoveretta ha avuto a che fare con certa gentaglia e per il resto da un cancelliere tedesco poteva andarci peggio.
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