mercoledì 20 maggio 2020

Parenti serpenti



Così titolò quel suo bel film Mario Monicelli.

Il duca Luigi Filippo II d’Orléans, padre del futuro re dei francesi Luigi Filippo, durante la grande rivoluzione, della quali fu a suo modo uno dei suscitatori, si schierò con i giacobini, facendosi chiamare Citoyen Égalité.

Al processo contro Luigi XVI, essendosi i parlamentari espressi con assoluta parità di verdetti, il suo fu il voto decisivo per la condanna a morte di suo cugino, che d’altra parte lo aveva sempre sdegnato. Tale voto disgustò profondamente Robespierre, il quale disse al riguardo: “Era l'unico membro dell’Assemblea che avrebbe dovuto fermamente ricusare questa proposta”.

Al Citoyen Égalité non gliene venne un gran bene poiché a sua volta fu decollato il 6 novembre 1793. Secondo Wikipedia in tale occasione mostrò “a detta dei testimoni un notevole coraggio”.

Io non potei essere testimone diretta dellevento poiché fui decapitata tre giorni prima del sedicente Citoyen Égalité, vale a dire il 13 brumaio dell’anno II, quando il nuovo calendario non era in vigore che da poco più di una settimana. Ad ogni modo vedo di offrire alla sua vicenda un po’ di dettaglio storico enogastronomico.

Prima di salire sulla fatidica carretta, Luigi Filippo ordinò tre dozzine d’ostriche (immagino quelle di Marennes-Oléron), una bottiglia di vino (avrei proposto ovviamente del Chablis des Jacobins). Si presentò alla ghigliottina à la mode: in marsina verde con panciotto di piqué bianco, calzoni gialli e stivali lucidissimi. Indubbiamente fu un uomo che seppe vivere e morire da par suo. Almeno così lo descrive Carlyle, il grande storico inglese.

*

A proposito di eleganza. Quando Voltaire, a Potsdam, venne in urto con suo grande protettore, re Federico II di Prussia, questi fece arrestare un suo segretario, un certo Villaume. Il segretario comparve davanti al monarca prussiano in un abito elegantissimo. Il re gli chiese ragione di ciò: com’è che vi presentate in un abito così splendido, con i polsi così belli, come un jabot così distinto? Il segretario rispose con disinvoltura: “Voilà comment Monsieur de Voltaire aime à habiller ses gens”.

Federico II assunse Villaume a suo servizio, o almeno così la raccontò un suo nipote in servizio nell’esercito prussiano. In realtà, da una lettera di Voltaire sembra che a servizio del re di Prussia come copista fosse andato uno dei figli di Villaume (**).

(*) Villaume  fu uno dei copisti meno conosciuti di Voltaire, mentre è molto noto come suo altro copista Cosimo Alessandro Collini.

(**) Voltaire, Oeuvres completes, Charles Furne Editeur, Paris, 1838, vol. XI, p. 728.

7 commenti:

  1. ...bella l'immagine dell'opera di Stipl, che credo sia un omaggio a quel genio di Messerschmidt...
    Maurix

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  2. Già ,Cosimo Alessandro Collini (Naturalista ect,ect.._ Pterodactylus, un rettile volante, o pterosauro, vissuto nel Giurassico superiore, circa 145 milioni di anni fa, il cui fossile fu rinvenuto ad Eichstätt nel 1780..
    Per ironia della sorte un Adriano Collini ha scritto :" Il tramonto di un sogno"-La fine dell'ideologia giacobina in canavese.Se dovessi incontrarlo,chiederò se vi siano rapporti di parentela,però ne dubito.

    caino

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  3. Risposte
    1. problemi con le h, che in tedesco proliferano in forse inglese meno, grazie

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