Premesso che in tv ognuno di noi guarda quel cavolo
che gli pare e che ogni tanto abbiamo pure il diritto di rilassarci, tuttavia resta in alcuni lo stupore per il successo, anno dopo anno, per uno spettacolo francamente
molto modesto e banale, come il festival di San Remo, che poteva avere un senso
nei primi decenni del dopoguerra, ma oggi? Vero è che ci sono altri programmi
televisivi di grande successo davvero vomitevoli e che danno la misura
dell’epoca scadentissima in cui viviamo.
Ma che cosa sta succedendo a pochi
chilometri da Sanremo, in Francia, laddove gli impiegati di Radio France
interrompono gli sproloqui del presidente cantando il coro degli schiavi del Nabucco?
Negli ultimi tempi ci sono stati in Francia otto
morti e molte centinaia di feriti tra i quali molte decine in modo gravissimo,
non pochi tra la vita e la morte. Questa la risposta del governo francese alle
proteste sociali. I leader politici e i soliti editorialisti della libera
stampa hanno definito questo massacro come “bavures”, letteralmente errori,
sbavature. E in molti casi arrivano a parlare di “guerriglia urbana” anche in manifestazioni
in cui si vedono solo eventi ludici.
All’indomani degli attacchi terroristici del
13 novembre 2015, François Hollande dichiarò lo stato di emergenza e diede al
suo ministro dell’Interno i poteri dalla legge del 1955 approvata all’inizio
della guerra algerina. Lo stato di emergenza è stato rapidamente deviato dal
suo scopo dichiarato per essere prolungato e utilizzato soprattutto per colpire
anche ambientalisti e dimostranti di ogni genere. Si è arrivati al punto che i
prefetti vietano preventivamente ai cittadini di manifestare per qualsiasi
motivo (insegnanti, ferrovieri, infermieri, medici, autotrasportatori, i
portuali bloccano gli ingressi del Louvre, ecc.) con il pretesto che si potrebbero
verificare atti di violenza. Oltre 3.500 manifestanti sono stati condannati dai
tribunali, finora.
Un ritorno al passato, quello repressivo.
In Italia, invece, abbiamo ampia difficoltà
di manifestare nelle strade e nelle piazze, contro il Nulla e muti come pesci.
Tutto questo che cosa rappresenta? Si tratta di una forma accentuata di imputridimento imperialistico. E di "imperi" a confronto, ormai, ce ne sono parecchi.
RispondiEliminaMa, al momento, ci si preoccupa, molto umanamente a livello mondiale, di proteggere l'intera umanità da un virus...
In Italy, abbiamo le sardine che non ci stanno ad essere...sott'odio!
RispondiEliminaIn Italia non ti condannano, è vero, però ti puoi trovare i vigili del fuoco sul balcone di casa, per toglierti uno striscione che esponevi sulla tua proprietà, peraltro nemmeno recante offese. E il motto del momento era pure "padroni a casa nostra".
RispondiEliminaimpedire ai francesi di scioperare è una cosa che va al di là delle possibilità umane.
RispondiEliminaChe poi il bello è che non si sono accorti che il loro conto in banca non è più di loro proprietà, e di questo fatto non hanno mai protestato....