venerdì 14 febbraio 2020

A me sembra poco




Il sindaco ha respinto la mozione con la motivazione che “l'unico modo per debellare l’ideologia sbagliata del fascismo è dimostrare con i fatti che la nostra idea di Stato, liberale e democratico, è quella giusta, è una mozione strumentale e anacronistica”.

Il sindaco ha ragione sull’anacronismo, ma non credo che la vera motivazione del respingimento della mozione sia stata questa. Nel dopoguerra sarebbe bastato un codicillo di poche righe perché della toponomastica, dei simboli e degli “onori” tributati a gerarchi e collaborazionisti fosse fatta piazza pulita (non lo face l’arti 4 della l. Scelba, circoscritto poi dalla decisione della corte cost. nel 1956). Neanche questo è stato fatto. Nella "barbara" Germania ti sbattono dentro, punto. Togliatti, ministro della Giustizia, ebbe solo fretta di amnistiare e reintegrare, oltre che avallare l’art. 7 della Costituzione (dunque entro i principi fondamentali di essa!) come piaceva alla DC e ai cattolici nell’ombra del suo stesso partito.

Debellare l’ideologia sbagliata del fascismo! Solo sbagliata? Fanculo. Quello che rattrista di più è vedere la gente che cerca, da una parte o dall’altra, le proprie idee entro il mercato, che offre molto spettacolo e nessuna vera nuova idea. Da un’alienazione all’altra, non sanno più in quale vuoto lanciarsi.

“E quando la sorte fa che il popolo non abbi fede in alcuno, come qualche volta occorre, sendo stato ingannato per lo addietro o dalle cose o dagli uomini, si viene alla rovina di necessità (Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio).

L’ideologia del fascismo fu ritenuta giustissima da buona parte degli italiani, e oggi in molti la rimpiangono, apertamente o sottotraccia, per le “cose buone” fatte dal regime: “Ah, quando c’era Lui, cara signora, allora sì che le cose funzionavano e i delinquenti finivano e restavano in galera!”. E il loro capo a palazzo Venezia. È la fatalità, non tutta italica per la verità, di vestirsi da reazionari con nonchalance. Chi vuoi che se lo ricordi o che gl’interessi che cos’è stato veramente il fascismo.

È vasto il corollario di luoghi comuni sul regime anteguerra, come dimostra il libro di Francesco Filippi, Mussolini ha fatto anche cose buone. Sottotitolo: Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo. Una delle bufale che mi ha divertito di più, che non conoscevo, è quella su “Mussolini impose uguali diritti per uomini e animali”(p. 122). Vero, soprattutto a riguardo di certi sottouomini. Non solo oppositori ed ebrei, ma penso anche agli etiopi e ai libici. Carne umana anche quella, o no?

Stanchi della malavita elettoralmente imposta, gli italiani nel tempo si sono dati a questo e a quello, anche a Berlusconi. Ve lo ricordate? Suvvia, almeno una volta l’avrete votato. E ancor prima il voto ad Almirante. Ricordate il ”voto di protesta”, come fu chiamato nel 1972? Tre anni durò quel “dibattito”. Il buon cittadino, che impreca e dubita, vota sempre, attratto come un pesse bauco dalle acciughe o come le mosche dai meloni.

Volete dopo un secolo togliere l’”onore” a Mussolini per offrirlo poi a chi? Ad Almirante, rispose Verona. Almirante che fu capo di gabinetto al ministero della Cultura Popolare proprio in quella vicina Salò, e poi fondatore del partito neofascista in età repubblicana. A lui vogliono titolare una via. A me pare poco, sarebbe meglio un piazzale.

5 commenti:

  1. Ma che ricordi...un così bell'uomo, il baffo conquistador che mandava in deliquio le signore-cocorite più o meno attempate, già collaboratore fisso 1938-42 della nota e pregevole rivista di Telesio giornalista vanesio.
    Quello che era diventato molto democratico e gli avversari non vanno demonizzati, perciò vado al funerale?
    Quello che ci aveva l'amico di sempre, il già vicesegretario Pino, nel suo partito democratico, e se lo tenne sempre stretto anche quando Pino, caccole e treni divennero un fascio inscindibile?
    Giusto ricordarlo odonomasticamente; per onorare appieno, però, il piazzale dovrebbe comprendere una stazione di servizio.

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  2. Ancora oggi le parole di Flaiano (Diario degli errori) sul fascismo e gli italiani sono illuminanti:
    https://it.wikiquote.org/wiki/Ennio_Flaiano#Don't_Forget

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