Quando Wilson fece piangere Vittorio Emanuale Orlando
*
Frances Louise Stevenson (7 ottobre 1888 - 5
dicembre 1972) a scuola aveva fatto amicizia con Mair, la figlia di David Lloyd
George. Nel luglio del 1911, Lloyd George, allora Cancelliere dello Scacchiere,
assunse Frances come governante per la figlia minore Megan. La ventenne Frances
e il quasi cinquantenne David divennero amanti. Frances accettò di diventare la
segretaria personale di Lloyd George alle sue condizioni, inclusa una relazione
sessuale.
Questa relazione è rimasta uno dei segreti
meglio custoditi della House of Commons (quindi ignoto al grande pubblico). Secondo lo storico Dan Snow, Lloyd
George “era il tipo di uomo che s’innamorava tre volte al giorno”. Un biografo
ha scritto un libro sulle donne di Lloyd George.
Nel 1918 Frances fu creata comandante dell’Ordine
dell'Impero Britannico e accompagnò Lloyd George, allora premier, alla
Conferenza di pace di Parigi del 1919. La loro abitazione era vicino a quella
parigina del presidente Wilson.
Nel 1943, due anni prima di morire e a due
anni dalla morte della prima moglie, l’ottantenne Lloyd George sposò Frances,
nonostante la forte opposizione dei figli di primo letto. In tal modo Frances
divenne contessa Lloyd-George di Dwyfor.
Nel 1929, Frances Stevenson, dopo due aborti
(secondo quanto dichiarato alla BBC da sua nipote), ebbe una figlia, Jennifer Mary († 2012). Frances aveva avuto una relazione con il colonnello Thomas F. Tweed,
romanziere e funzionario del Partito liberale che lavorava nell’ufficio di
Lloyd George. Secondo fonte citata da Wikipedia, Stevenson incoraggiò [encouraged]
Lloyd George a credere che la bambina fosse sua, ma è più probabile che suo
padre fosse Tweed.
Secondo la figlia di Jennifer Longford, Ruth Margaret (n. 1957),
sua madre non era sicura chi fosse suo padre, e chiamava “nonno” Lloyd George e
fino in età matura non seppe nulla di questa storia. Jennifer scrisse un libro
sotto lo pseudonimo di Margaret Lassell.
Jennifer in un articolo del 2007: My mother
spent much of her pregnancy in France, where she had relatives, but returned to
England for the birt, as tings did not go very, and Lloyd George trusted Enlish
doctors more than French ones [...]. As they had agreed,neither of them ever
claimed that I was Lloyd George's chils (*).
Oggi sarebbe facile stabilire se Ruth sia davvero la
nipote di Lloyd George. Ruth Longford è autrice di un libro (Frances, Countess Lloyd George: More Than a
Mistress, 1996, dove racconta che il rapporto tra la nonna Frances e il
poliedrico Tweed fu tutt’altro che fugace (p. 110).
Frances Stevenson pubblicò due libri, The Years That Are Past, e Lloyd George: A Diary , a cura di A.J.P.
Taylor, Londra : Hutchinson, 1971. Sempre a cura di Taylor e sui rapporti epistolari
tra i due: My Darling Pussy: Letters of Lloyd George and Frances Stevenson,
1913-41, Weidenfeld and Nicholson 1975.
In Lloyd
George: A Diary, a pagina 182, si può leggere un passo molto curioso,
datato 20 aprile 1919. Frances Stevenson racconta che era affacciata a una
finestra dell’appartamento di Lloyd George (in rue Nitot), dirimpetto alla casa
di Willson, dove avvenivano le riunioni. Era la domenica di pasqua, una bella
giornata primaverile. Durante la discussione con gli altri rappresentanti delle
Potenze, e vista la loro irremovibilità alla richieste italiane, “Orlando was
overcome began to sob, then got up went to the window” (p. 181). Ed è appunto
in quel momento che, stando al suo racconto, Frances vide improvvisamente
Orlando apparire alla finestra, appoggiarsi alla sbarra che l’attraversava e mettersi la testa tra le mani. Ebbe, sostiene, l’impressione che stesse
piangendo, ma non lo riteneva possibile finché non lo vide estrarre un
fazzoletto con il quale si asciugò gli occhi e le guance.
Luigi Aldrovandi, segretario di Sonnino, che
di quegli incontri tenne un diario molto particolareggiato e ricco di sfumature,
non ne fa cenno. Non certo per riguardo ad Orlando, poiché non se ne sarebbe
fatto scrupolo. Personalmente penso che non sia accaduto ciò che Frances
Stevenson ha creduto di vedere dalla sua finestra. Può darsi invece che Lloyd
George abbia raccontato alla sua amante un episodio simile, ma solo per colore.
Del resto gli italiani sono “pittoreschi” per antonomasia. Ciò ha dato luogo a "suggestive" pagine da parte di taluni storici sul presunto carattere degli italiani.
(*) “Mia madre ha trascorso gran parte della
sua gravidanza in Francia, dove aveva dei parenti, ma è tornata in Inghilterra
per il momento del parto, poiché le cose non andavano molto bene e Lloyd George
si fidava dei medici inglesi più di quelli francesi [...] Come avevano
concordato, nessuno dei due ha mai affermato che il bambino fosse di
Lloyd George”.
Jennifer, si trasferì in Africa, sposò Michael Desmond Longford (1928-2005), segretario di Lord Twining, governatore del Tanganika. Ebbero tre figli: Ruth, Catherine, Philip. Michael è autore del libro The Flags Changed a Midnight: Towards the Indipendence of Tanganyika, 2001.
Jennifer, si trasferì in Africa, sposò Michael Desmond Longford (1928-2005), segretario di Lord Twining, governatore del Tanganika. Ebbero tre figli: Ruth, Catherine, Philip. Michael è autore del libro The Flags Changed a Midnight: Towards the Indipendence of Tanganyika, 2001.
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