L’Unione Europea sembra volersi lanciare in una corsa all’intelligenza artificiale. Una corsa truccata fin dall’inizio, che vuole far credere che l’Europa sia in grado di competere con Stati Uniti e Cina. Un desiderio ardente di sovranità digitale che anni di inazione sull’argomento rendono impossibile da soddisfare. Se ne sono resi conto con vent’anni di ritardo.
È difficile nascondere il panico che attanaglia su vari fronti l’Europa negli ultimi mesi. I paladini che hanno posto sul podio dell’innovazione le start-up (quanto ci hanno per anni scassato la uallera), sanno bene che il divario tecnologico con Stati Uniti e Cina è incolmabile. C’è stato un tempo, non molto lontano, in cui l’Europa aveva i suoi campioni, sparsi qua e là. Quelli che avevano tutto ciò di cui avevamo bisogno per conquistare il pianeta. Dove sono andati?
Aperta parentesi: per quanto riguarda segnatamente l’Italia, in senso generale e non solo per il settore digitale, la risposta è nota: ci siamo venduti tutto ciò che era possibile svendere, rinunciando alla nostra sovranità, non solo digitale, e abbiamo puntato sulla svalutazione dei salari, non potendo più operare su quella monetaria. Chiusa parentesi.
Oggigiorno, molte persone si sono avvicinate a questo settore perché hanno visto quanti soldi si possono fare. Ma se prendiamo i pionieri della tecnologia digitale, come l’inventore del World Wide Web, Tim Berners-Lee, possiamo vedere chiaramente che lo fece per divertimento e non per profitto: la prova è che lo creò come open source (designazione che significa che il software in questione è gratuito, modificabile e utilizzabile da tutti)! Ora tutto è diventato più grande e notevolmente più complesso.
Se competere con gli Stati Uniti era già costoso negli anni Novanta, trent’anni dopo i costi hanno raggiunto livelli stratosferici. Mancanza di visione? Fosse solo quello! Contrariamente a quanto pensano le TdC che governano dittatorialmente la UE, non è solo una questione di soldi. Lo dimostrano le tante emblematiche iniziative di project management fallimentare. Credere che investendo più soldi le cose andranno più velocemente è un errore.
«Da Bruxelles, l’esecutivo comunitario ha annunciato la nascita di un fondo da 20 miliardi di euro da utilizzare nella costruzione di quattro giga-stabilimenti, specializzati nell’intelligenza artificiale.»
Miliardi che andranno dissipati. Stanno cercando di creare una specie di Airbus digitale, dicendoci che basterà estrarre il libretto degli assegni, ma in questo settore non funziona così. È una gara persa in anticipo. Sono così ansiosi di vedere emergere la Silicon Valley sul Reno e sulla Loira ma dovranno chinare il capo di fronte ai giganti della tecnologia. Hanno un tale vantaggio che cercare di mettere piede sul mercato equivale a essere schiacciati. Dal momento in cui diamo potere alle aziende, è il mercato a decidere.
Non sono stati capaci nemmeno di uniformare le normative fiscali e altre cose ancor più di dettaglio, figuriamoci il resto. C’è come al solito molta réclame.
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