Non serviva una laurea in matematica applicata. I consumatori avrebbero pagato meno, dicevano, anzi gridavano. E Arera, chiunque si mascheri dietro questa sigla, oggi finge “stupore” (testuale).
Succede in Italia, perché negli altri Paesi le cose vanno diversamente. L’assicuro. Le aziende strategiche non le mettono in vendita, per esempio. Dovremmo chiedere conto innanzitutto a chi ha liberalizzato del tutto il mercato e ha tolto quello tutelato, quindi a chi ha sostenuto la politica di aggressione verso la Russia utilizzando l’Ucraina come ariete. Chiedere conto non solo a Bersani e Meloni passando per Conte e Draghi, ma anche agli Stati Uniti, un focolaio di infezione per l’umanità che necessiterebbe di essere curato con urgenza.
Nessuno lo farà, chiederà conto né di questo né di altro e poi di altro ancora. Il disordine nella testa sembra colpire tutti gli esseri umani su questo pianeta. Almeno una gran parte. Trovare una persona capace di elaborare discorsi strutturati e fedeli alla ragione è sempre più difficile. I giornali si occupano di violenza sessuale e della vita dei cani. I social network, gestiti dai furfanti Musk e Zuckerberg, stanno orchestrando questa confusione a livello globale, somministrando la loro poltiglia tossica.
Tutto si confonde e nulla è più distinguibile. Come durante le alluvioni, quando l’acqua ricopre tutto e fa scomparire i punti di riferimento, e non sai più se stai camminando sul marciapiede o in mezzo alla strada. Quando gli escrementi dei cani galleggiano insieme a quelli dei loro padroni e si mescolano alle correnti d’acqua. E i topi escono dalle fogne e nuotano nella tua cucina allagata oppure a palazzo Chigi.
Non sappiamo per quanto tempo, ma va ancora bene così. In fondo ci resta Roccaraso e la bella vita di Pian della Tortilla, in attesa di passare una settimana in un resort all-inclusive a Gaza.
https://www.officinadeisaperi.it/agora/nuove-generazioni/cria-cuervos-da-il-fatto/
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