venerdì 21 febbraio 2025

Non faccio nomi ...

 

Devo una risposta a un lettore che mi ha scritto dicendo che non ha capito un mio recente post. È uno dei pochi lettori che si prende la briga di argomentare in questo blog, lo fa da anni e da persona intelligente Perciò, per la sua rarità, me lo devo tenere caro, anche se non condivido affatto certe sue posizioni, espresse nel suo di blog, fin troppo acritiche riguardo un certo tema. Nessuno è perfetto, osservò Nietzsche.

Come diceva Stendhal, è impossibile ignorare completamente tutto. Ciò che sta accadendo al nostro mondo, ovvero la collusione tra il trionfo globale dell’estrema destra e la conquista cibernetica globale. Ne scriviamo in molti, ma spesso solo superficialmente. Altri si sono rincantucciati nel loro Avventino.

Vengo al punto. Penso che siamo sempre meno liberi. O meglio, ed è la stessa cosa, che siamo diventati sempre più stupidi. Gli stupidi, un tempo, rappresentavano una minoranza. Oggi rappresentano la netta maggioranza. La digitalizzazione binaria ha portato a una democratizzazione della stupidità che confonde l’opinione con il pensiero.

Parlo dalla stupidità che è contro ogni livello di sottigliezza: mira all’apparenza, si accontenta di apparire per dominare. Così le figure grottesche che governano con spaventosa serietà il nostro tempo. Alla lunga la stupidità porta al disastro e anche al crimine, com’è storicamente provato ad libitum. Non faccio nomi perché temo di dimenticarne troppi.

Più ancora temo i seguaci della stupidità al potere. Totale mancanza di autoironia, stupidità illimitata. Questa passione per la stupidità non fa altro che aumentare. Sia chiaro, per quanto riguarda l’Italia non penso solo al governo, penso a quella che dovrebbe essere l’opposizione a questo governo. Che è stupidità speculare, per taluni aspetti non meno arrogante, una conseguenza diretta dell’abbandono di quelli che un tempo erano i cardini sociali su cui poggiava il consenso di sinistra.

È una guerra di opinioni, e se l’opinione non costituisce a priori un crimine, il desiderio di avere comunque ragione può diventare un “vortice del risentimento”, di cui parla un filosofo tedesco, e infine connivenza con un crimine. I drammatici fatti recenti, dei quali opiniamo tutti comodamente seduti, lo dimostrano. L’intelligenza artificiale peggiorerà senz’altro le cose, proprio perché sarà maneggiata dalla maggioranza di cui sopra, confonderà ancora di più e recherà maggior danno.

6 commenti:

  1. Questa è a prova di stupido, per cui ho capito anch'io.

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  2. L'immagine di Musk che brandisce la motosega di Milei ricorda il Presidente Camacho in Idiocracy (2006) che ogni anno diventa meno sci-fi e più docu-film

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  3. https://tinyurl.com/2jhpw4bm

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  4. Il precedente post poteva ingenerare il dubbio che volessi chiudere il blog, e la cosa mi preoccupava, sebbene anche tu non sia perfett*

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