martedì 4 febbraio 2025

Il più a lungo possibile

 

Esistono diversi modi di fare politica. Alcuni sono, se non nobili, almeno rispettabili. Al giorno d’oggi, il comportamento più diffuso è quello di digitare compulsivamente sulla tastiera e condividere i propri sentimenti (chiamiamoli così, in mancanza di un termine migliore) su un cosiddetto social network.

Questo metodo garantisce visibilità record quasi ogni volta, soprattutto se si scrivono puttanate. Il che è eccellente per l’ego, quando si ha difficoltà a esistere, ossia quando si è solo una pedina in un governo gonfio di ingiustificato orgoglio composto in gran parte da sagome trasparenti e veri e propri sconosciuti (salvo che dalla loro madre e dal suo idraulico).

Un governo che manda in prima serata televisiva i suoi più funambolici virtuosi del criptofascismo. Un governo con un orientamento sostanzialmente nazionalistico, che consiste nell’idea di affermare la superiorità italiana per ogni cosa e per il semplice fatto di essere italiana, motivando una tradizione multisecolare che dovrebbe riflettersi su quella odierna. Insomma, il solito provincialismo punteggiato di tendenze rurali (pane e marmellata nazionale). Ma dobbiamo ammettere che si tratta di una compagine coraggiosa, più precisamente sfrontata.

È presieduto da una tizia che dicono essere molto intelligente e ritenuta formidabilmente astuta. Ha dichiarato il suo amore a Elon Musk, e lo ha fatto in inglese. Il magnate dello spazio e delle auto a guida autonoma messo a capo da Trump di un nuovissimo Dipartimento per l’efficienza governativa, con il compito di “smantellare la burocrazia governativa, ridurre le regolamentazioni eccessive, tagliare gli sprechi di spesa e ristrutturare le agenzie federali per salviamo l’America” (testuale).

Quanto all’ex sinistra, bisogna riconoscerlo, hanno la capacità di far rivivere una stanchezza che non sono mai stati in condizione di seppellire lontano. Il Partito democratico è una macchina dell’inganno, mentre l’ex movimento di Grillo è una quintessenza del nulla in politica. Sono l’emblema di quella categoria di personale politico la cui missione non è servire, ma di farsi servire. Il più a lungo possibile.

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