mercoledì 26 febbraio 2025

Non la pace

 


Dopo tre anni di guerra, con un accordo sulle risorse minerarie e le ricchezze dell’Ucraina, viene a compiersi una transazione su uno dei motivi più essenziali del conflitto. Un’altra ragione, il cambio di strategia degli Stati Uniti, vuole una Russia non nemica o neutrale nella sfida contro la Cina. Ciò non significa che in Ucraina ci sarà la pace. Il cessate il fuoco, ma non la pace e la concordia. Non più per i prossimi secoli.

Questo il risultato di politiche aggressive e dementi. Orbi che credono di vederci. Sono riusciti ad alzare tante barriere quante ne hanno volute. Un giorno, quando saranno meno accese le passioni, vedremo le cose con più chiarezza? Dubito che entri in certe zucche un concetto altrimenti semplicissimo: la guerra è un effetto, non la causa. Il ravvedimento, semmai ci fosse, giungerà troppo tardi per quelli che sono morti ammazzati.

«La verità non sarà mai saputa veramente;
da che parte il diritto, nemmeno;
da che parte la giustizia, meno ancora:
dove ci sono passioni non c’è nulla di quelle tre cose». (Angelo Gatti, Un italiano a Versailles, p. 283).

Gatti, col grado di colonnello, fu capo dell’Ufficio storico del Comando supremo di Cadorna, seguì lo stesso Cadorna a Versailles dopo l’allontanamento del generale dal comando dell’esercito. Egli, che conobbe molto da vicino tutti i principali protagonisti della tragedia, tenne un diario molto critico su Cadorna, che fu pubblicato postumo.

Ci si arma per la prossima.

Nelle ultime pagine del suo diario francese Angelo Gatti ebbe a considerare:

«Questo periodo è tremendo e orrendo. Chi ha scatenato questa guerra merita di morire: chiunque esso sia, in tutte le nazioni. È giusto che coloro che hanno sofferto siano, d’ora innanzi, gli arbitri dei propri destini. Vita nuova.»

2 commenti:

  1. Certo che però sei un uccellaccio del malaugurio. Nel senso che tendi a vedere solo le cose cattive. E ho il sospetto che a te piaccia ciò!

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  2. Ne vedremo delle belle.
    Zelensky ha già ceduto alla Gran Bretagna i beni
    rivendicati dagli Stati Uniti?

    I canali Telegram ucraini riferiscono che il ritardo nella
    firma dell'accordo con gli Stati Uniti su minerali e altri
    beni è dovuto al fatto che... sono già elencati come
    britannici.

    A quanto pare, esiste un memorandum segreto
    nell'accordo di "partnership del centenario" tra Gran
    Bretagna e Ucraina, in base al quale tutti i porti, le centrali
    nucleari, gli impianti di stoccaggio sotterraneo del gas, i
    sistemi di trasporto del gas, la produzione di titanio e di
    gas vengono trasferiti sotto il controllo di Londra.

    ▪️ L'accordo è stato firmato il 16 gennaio 2025, durante
    la visita del primo ministro britannico Keir Starmer a Kiev,
    4 giorni prima dell'insediamento di Trump. I "cugini"
    britannici hanno superato gli americani a quel punto? In
    questo senso, gli sforzi di Londra per introdurre truppe in
    Ucraina diventano più comprensibili: ha bisogno di
    proteggere i propri beni.

    È vero che una cosa è trasferire la proprietà a se stessi,
    un'altra è preservarla e proteggerla. E qui l'ultima parola
    spetta alla Russia. I combattimenti continuano. Le forze
    armate russe stanno andando avanti.

    - Elena Panina

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