lunedì 17 febbraio 2025

Disonesti

 

Ieri sera ho visto il film The Apprentice. Pur col beneficio d’inventario, il film è illuminante. Non serve chiedere a Donald Trump quando ha letto l’ultimo libro e di quale libro si trattasse eventualmente. Il suo è puro spirito animale, schietta legge della giungla. Questa è l’etica e la filosofia elementare che regge le concezioni trumpiane, ovvero le tre regole alle quali s’spirava il suo maestro, vale a dire un personaggio come Roy Marcus Cohn. Tutto è molto semplice, la complessità viene superata tagliandola con l’accetta. Si può essere ferocemente contro gli omosessuali, ma allo stesso tempo avere un amante del medesimo sesso. Per esempio.

C’è da chiedersi per quale motivo la maggioranza degli elettori statunitensi l’abbiano votato e mandato per la seconda volta alla Casa Bianca. Ma questa è una domanda a cui gli ipocriti non vogliono rispondere con onestà. Nelle grandi città ci sono enormi ghetti e l’immensa plaga americana è punteggiata di baracche con il tetto di lamiera, abitata da una popolazione che beve birra scadente e si nutre grazie ai buoni alimentari governativi.

Tuttavia bisogna riconoscere a Trump di mostrare molta meno ipocrisia dei suoi competitori del partito democratico. Vedi il caso dell’Ucraina. Come si può pensare che il regime di Zelens’kyj rappresenti gli interessi degli abitanti russi del Donbass e della Novorossija quando proibisce la loro cultura, la loro lingua, le loro tradizioni e la loro religione? Questa è un’altra domanda che quei disonesti  che si riuniscono oggi a Parigi non si pongono e mai parlano dei diritti umani violati in Ucraina dai fascisti locali, cioè da Zelens’kyj e dalla sua cricca.

Sono gli stessi democratici e liberali europei e statunitensi che hanno aperto autostrade alla destra fascista, quelli che ritengono di non avere nessuna colpa e responsabilità di quanto è successo e di ciò che succederà di peggio nel prossimo futuro. La storia non si ripete mai uguale-uguale, ma spesso va a ricalco con qualche variante. 


3 commenti:

  1. Penso non sia una questione di “usare meno ipocrisia”. Lui è così dentro. Emblematico il cercare di approfittare della demenza paterna!

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  2. I 'diritti umani' sventolati come una bandiera dalla NATO/UE sono una foglia di fico ormai rinsecchita che non nasconde più le vergogne.
    Dopo averla usata come pretesto per la distruzione di un paese hanno continuato ad accettare paesi nei quali minoranze alcune etniche vengono vessate (es. paesi baltici), salvo poi riprendere a sventolarla senza vergogna per questa ultima guerra, fingendo di ignorare chi fosse l'eroe nazionale Bandera.
    Ormai solo i giornalisti, quelli bravi(*), continuano a crederci o fare finta di crederci.

    (*) così bravi che pare che alcuni di loro ricevessero regalini dallo Zio Samuele, ma probabilmente sono solo illazioni.

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    1. Alcuni sono legati a doppio filo con le barbe finte nostrane e altri con quelle estere. Parlo delle firme più note ovviamente

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