sabato 20 agosto 2022

La più grave minaccia

 

A Washington sembra non vogliano capire la distinzione tra guerre che si possono e guerre che non si possono vincere. Perciò continuano a inviare armi a Kiev (altri 775 milioni di dollari) noncuranti di ciò che il prosieguo di quella guerra comporta per le popolazioni interessate direttamente e indirettamente. In definitiva alla cricca di Washington e a quella di Kiev non importa nulla salvo i propri interessi di parte e ambizioni personali.

Gli Stati Uniti invieranno per la prima volta 15 droni di sorveglianza ScanEagle “per aiutare gli ucraini a individuare e correggere l’artiglieria di precisione e gli attacchi missilistici che hanno messo a dura prova le forze russe nelle ultime settimane”. Quindi anche 40 veicoli MaxxPro resistenti alle mine pesantemente corazzati, originariamente sviluppati per le forze di occupazione statunitensi in Iraq. Eccetera.

Si dirà che non ci si può arrendere alle ragioni della forza e della violenza, e qui il discorso si farebbe maledettamente complicato e si ritornerebbe con i discorsi al punto di partenza. A forza di sbattere la testa contro il muro della realtà anche gli europei impareranno che cosa significa essere i servi obbedienti di Washington.

Gli attacchi avvenuti nei giorni scorsi a villaggi e basi russe in Crimea non fanno che aggravare la situazione. Nelle ultime settimane, oltre agli attacchi alle basi militari nel Mar Nero, le forze ucraine hanno utilizzato i sistemi missilistici a lungo raggio HIMARS forniti dagli Stati Uniti per interrompere le rotte di rifornimento russe attraverso i fiumi Dnepro e Inhulets attaccando i ponti controllati dai russi.

Le truppe ucraine si sono ora ammassate anche vicino a Kherson per tentare di riconquistare la strategica città portuale nell’Ucraina meridionale, che è stata la prima grande città a essere presa dalle forze russe dopo l’invasione del 24 febbraio.

Kiev sta giocando sporco anche intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. I russi hanno chiesto l’intervento urgente dell’AIEA. La stampa occidentale ha scritto che finalmente Putin ha consentito ai funzionari dell’AIEA di recarsi nel sito. La solita ipocrisia.

Finora la risposta russa alle provocazioni ucraine è stata notevolmente frenata, ma c’è da attendersi una reazione nei prossimi giorni e settimane, e ciò non potrà non aggravare e incancrenire la situazione.

L’imperialismo statunitense, secondo l’attuazione di piani di guerra che erano in corso da tempo, sta conducendo una guerra contro la Russia, usando il territorio ucraino come base di partenza, le truppe ucraine come carne da cannone e la popolazione civile come ostaggio.

Suwałki è una città polacca, snodo strategico tra l’enclave russa di Kaliningrad, la Lituania e la Bielorussia. Sta alla frontiera di un tratto di terra lungo meno di 100 chilometri. Tenete a mente. Come vado ripetendo in questo blog da una dozzina d’anni, gli Stati Uniti rappresentano la più grave minaccia di guerra, non solo a livello locale, ma ormai a livello globale.

2 commenti:

  1. Gli USA VOGLIONO LA GUERRA PER USCIRE DALLA LORO CRISI.

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  2. Affari Esteri: "L'Occidente non esclude che sia Washington che Mosca possano avere un'escalation, ma presume che la catastrofe possa essere evitata. Pochi credono che l'esercito statunitense si impegnerà in un combattimento o che la Russia userà armi nucleari.
    Ma il rischio di un'escalation è molto più grande di quanto si pensi, l'esito potrebbe essere sia una grande guerra in Europa che un possibile annientamento nucleare, quindi vale la pena di preoccuparsi. Gli Stati Uniti potrebbero entrare nel conflitto nel disperato tentativo di impedire la sconfitta dell'Ucraina, e la Russia potrebbe quindi usare le armi nucleari. Le possibilità di un compromesso ragionevole sono molto scarse. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche: il bilancio delle vittime e l'entità della distruzione supererebbero quelli della Seconda Guerra Mondiale.
    Gli Stati Uniti hanno dichiarato apertamente la loro intenzione di escludere la Russia come superpotenza

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