Sì, è lui, sempre lui, quello col ditino alzato che ogni giorno dice al mondo ciò che è giusto e ciò che invece, ahinoi, è sbagliato. Le opinioni che si discostano dalle sue sono proibite, non già dall’inizio di questa psicosi, ma da prima. Non crediamo più al reale, viviamo nella finzione, perciò non ci resta che seguire ossequienti le sue istruzioni alla lettera. Altrimenti saremo fregati per chi sa quanto, probabilmente per l’eternità.
Non roviniamo la nostra possibilità di esserci imbattuti in un messia così intelligente che facciamo fatica a capirlo. Per esempio: la liberalizzazione dei brevetti per il vaccino anti- covid non è la soluzione, poiché manca e continuerà a mancare capacità produttiva e capitale umano.
Russia e Cina riescono a mandare tonnellate di ferraglia verso Marte e i bastioni di Orione? Però mancano di capacità produttiva e capitale umano per replicare il vaccino su libera licenza. Poveri deficienti che siamo, dovremmo vergognarci di fargli perdere tempo per spiegarci queste ovvietà.
E così l’India, la Francia, l’Italia, che pur rifornendo il mondo intero di medicinali, mancano di capacità produttiva e capitale umano per produrre un simile farmaco. Ci vuole il pentolone giusto per miscelare, e qualcuno che sappia usare il mestolo d’oro massiccio. Facciamocene una ragione, suvvia.
Tra alcuni anni, sempre sotto il segno del virus, alla variante Ω, ci ripeterà che continua a mancare capacità produttiva e capitale umano per produrre su libera licenza il vaccino.
Siamo fortunati che un giorno i pianeti si siano incontrati per inviarci il nuovo prescelto. Non lo meritiamo. Lui, che resta umile, nonostante la sua evidente superiorità intellettuale, ci dice con modestia che ci sbagliamo, ma che non è colpa nostra, siamo solo degli sciocchi.