sabato 3 luglio 2021

Cristo è sempre fermo da qualche altra parte

 

La prima e l’unica volta che ho messo piede a Matera fu nella primavera del 1974. Vi capitai in modo quasi casuale, giungendovi dalla Puglia, percorrendo una lunga strada dritta, ai lati infinite teorie di ulivi, non si vedeva una sola abitazione, non incrociavi unanima viva. Non ho un buon ricordo di quella città, per il suo degrado, la sporcizia ovunque, come vedevo in altre città del Sud.

Matera nel 2019 fu capitale Europea della cultura. Sui cosiddetti sassi di Matera hanno imbastito ad oltranza, a cominciare da Radiotre. Di questi giorni è la storiella del proprietario di un B&B che s’è affacciato dal proprio terrazzino a torso nudo mentre sotto passavano i presunti Vip del G20. Insomma, nessuno se li sarebbe filati se non fosse stato per quell’episodio.

Di là della solita retorica e colore, a me pare invece interessante questo articolo sulla situazione della monnezza a Matera nel 2020. Anche lì ci sono i soliti “problemi”, nel senso che prima si differenzia, poi si fa tutto un mucchio. Il sindaco non perde occasione per vantare che la quota di raccolta differenziata in città è passata dal 33 al 45 per cento.

Quando la quota arriverà al 50 per cento, celebrazione nazionale dell’evento con l’intervento delle più note vedette politiche, televisive, teatrali e radiofoniche. 


1 commento:

  1. Bravo il fotografo che commenta l'articolo con un sindaco dalle sembianze di mago merlino
    Stefano

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