Il presidente Donald Trump ha firmato diversi decreti che vietano ai residenti negli Stati Uniti di “fare affari” con l’app TikTok e il messenger WeChat, di proprietà rispettivamente delle società cinesi ByteDance e Tencent.
Dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti, qualsiasi residente o azienda americana può ricevere una sanzione per aver lavorato con TikTok o WeChat.
TikTok impiega circa 1.500 persone negli Stati Uniti e prevede di aggiungerne altre 10.000 nei prossimi tre anni. Il suo più grande ufficio negli Stati Uniti è a Culver City.
Il divieto imposto a TikTok, come minaccia per accelerare la transazione con Microsfot, blocca tutte le transazioni che coinvolgono ByteDance o le sue controllate.
Invece i blocchi di WeChat riguardano solo l’applicazione: gli editori di giochi Riot Games, Epic Games, Blizzard e Ubisoft, partecipate da Tencent, non rientrano nell’ambito dell’ordinanza, ha confermato un funzionario della Casa Bianca giovedì sera, riporta il Los Angels Times.
WeChat è un messenger con oltre un miliardo di utenti, l’unico messenger in Cina ed è usato negli Stati Uniti prevalentemente dai cinesi residenti (oltre cinque milioni). WhatsApp e altre applicazioni analoghe in Cina sono bloccati. Un divieto di WeChat chiuderebbe praticamente il collegamento USA-Cina.
TikTok raccoglie automaticamente “enormi quantità” di dati dell’utente, secondo l’ordine esecutivo di Trump. “Questa raccolta di dati minaccia di fornire al Partito comunista cinese l’accesso alle informazioni personali e societarie degli americani, consentendo potenzialmente alla Cina di rintracciare dove si trovano i dipendenti federali, archiviare informazioni personali per ricatti e condurre spionaggio aziendale”.
La parolina magica, da sempre, è “comunista”.
ByteDance è costretta a vendere TikTok per evitare la chiusura e le conseguenze economiche. Fonti del Financial Times hanno affermato che la società americana prevede di acquisire tutte le attività di TikTok al di fuori della Cina. Trump ha chiesto che TikTok venga venduto alla società americana entro il 15 settembre per evitare il blocco.
I cinesi per il momento incassano. Sanno essere come pochi pazienti e sornioni, ma non solo. Il tempo gioca a loro favore, e a Washington lo sanno.
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