lunedì 9 dicembre 2019

Meglio sarà


Man mano che la produzione capitalistica procede, si sviluppa una classe operaia che per educazione, tradizione, abitudine, riconosce come leggi naturali ovvie le esigenze di quel modo di produzione (Il Capitale, I, VII, 3).

Dove si mostra oggi il conflitto di classe? Nelle scaramucce dei gilet gialli? E da noi, che cosa sono le “sardine”? Il ritorno alla vecchia prassi democratica dell’esaurita epoca del riformismo? Di quale partecipazione popolare (non populista) stiamo parlando nell’epoca dello spettacolo mediatico integrato? Del black friday e poco altro. Pur deplorando sappiamo che nessuno di noi è completamente immune alle lusinghe della merce e alle esigenze connesse.

Tutte le condizioni di questo mondo stanno giungendo ad un estremo che prelude sconvolgimenti inediti. Docili per definizione, che altro possono opporre le sardine oltre la loro ordinata "vocazione civile"? Il loro è più un intuito etico che politico, e d'altronde cos'altro chiedere a loro, e in generale che cosa possiamo opporre noi tutti se non una resistenza passiva a ciò che ineluttabilmente ci sovrasta, scoraggia e annichilisce? Non basterà, ancora una volta, segnare e difendere i nostri labili confini ideali, anche se, per quel che vale, non possiamo desistere.

Il Novecento non appartiene alla storia, ben lo vediamo ogni giorno, esso appartiene all'ideologia, ed è su tale piano che la peggiore destra (ne esiste di migliore?) combatte la propria battaglia con straripante successo. Il guaio è che il referente politico più prossimo di coloro che scendono in piazza è quella sinistra (chi altri sennò?) retorica e scoreggiona, vigliacca e rinnegata, gesuitica ed elitaria, che invece d'interrogarsi realmente e concretamente sui presupposti della crisi e del declino, gioca nella stanza dei bottoni con chiunque ci stia, avendo riguardo di non pestare i piedi alle caste e ai monopoli.

Pertanto, prima si prenderà atto che la democrazia affermatasi negli ultimi decenni in occidente è stata una breve parentesi nella storia della modernità, un’inezia nei millenni, meglio sarà. Una parentesi che non si aprirà più, che ha avuto la funzione di rendere gestibile il conflitto sociale in una determinata fase dello sviluppo capitalistico e dello scontro tra superpotenze, salvo nei momenti e contesti dove sorgevano “problemi”, risolti con la strategia della paura, le stragi e la minaccia di golpe.

11 commenti:

  1. Dal punto di vista dell'organizzazione di classe, Diciottobrumaio è un blog inutile.
    Lo leggo da un bel po, perciò posso esprimere un tale giudizio.

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    1. Non ho mai avuto in mente di organizzare nulla, tantomeno in nome di una qualsiasi classe sociale. Pur leggendomi da un bel po' lei non l'ha ancora capito, né imparato a leggere e scrivere.

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    2. Se è come mi risponde, mi sorge subito un'altra domanda: ma che razza di comunista è lei?


      Grazie per aver pubblicato il mio commento comunque.
      In verità pensavo che non l'avrebbe fatto.

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    3. ma basta, argomenta invece di rompere i coglioni con la fantomatica organizzazione di classe.

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    4. E che vuole che argomenti scusi?
      Uno che tira in ballo a destra e manca Marx, e poi si inalbera se gli si fa notare un (praticamente) un vuoto completo su quella che dovrebbe essere l'organizzazione politica degli sfruttati del Capitale. Lei da questo orecchio non ci sente!
      E non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

      P.S: per la sorda e suscettibile Olympe: "Workers of the world, unite!"

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    5. eh beh, ai bei tempi avrei semplicemente pensato che l'anonimo si fosse svegliato constatando di grattare il soffitto con due spunzoni sulla testa.
      oggigiorno vado a pensare a malesseri profondi, voglia di screditare.....chissà

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  2. sino a quando rimarrà il miraggio democrazia=boom economico non si uscirà dal incanto

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    1. eh già, il benessere è coinciso con la democrazia, funzionale in tal senso, e viceversa. anche se a ben vedere il liberalismo ha fatto di tutto per contrastarla (vale per chi conosce un po' di storia, per gli altri amen)

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  3. Domando senza polemica: secondo te ha ancora senso andare a votare?
    Grazie per gli spunti come sempre
    Roberto

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  4. il potere logora chi non ce l'ha.

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  5. non ha senso votare, forse non ne ha molto astenersi
    valuto la cosa partendo da paradigma diverso
    grazie a te ciao

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