Ieri in pullman siamo stati a una marcia non
competitiva in quel di Mariano del Friuli (paese natale di Dino Zoff, ho saputo
poi casualmente). C’è una bella chiesa, sempre aperta, e un’edicola a domeniche
alterne. Nonostante il forte afflusso di foresti, ieri l’edicola è rimasta
chiusa. Sinergia perfetta.
Trasferimento pomeridiano in quel di Grado. Ci è
stato detto che il giorno prima soffiava una bora da non reggersi in piedi,
mentre ieri Eolo non s’è fatto sentire e il sole abbronzava, tanto che rari
coraggiosi faceva il bagno e molti altri si bagnavano le caviglie. Con un
gruppetto ci siamo goduti il lungomare, quindi basiliche romaniche, battisteri,
toast con san Daniele e formaggio, musiche di Chardonnay e arrangiamenti di Sauvignon.
Rientro con un tramonto alla Turner. L’emozione è stata guastata a causa di un proditorio comizio tenuto dalle due inquiline dei sedili dietro ai nostri. I temi del comizio erano: i vitalizi dei parlamentari, la sovranità dell’Italia vilipesa dalla Francia ma soprattutto dalla Germania, il debito chiamato deficit (sottigliezze), e il diritto sacrosanto a fare deficit così come fa la Francia impunita, e soprattutto noi dello spread ce ne fottiamo!
Preciso per inciso che le due non avevano partecipato
al concerto di Chardonnay, esclusivo per melomani selezionati.
L’intento delle due comizianti, chiaro, era quello di
coinvolgermi nel “dibattito”. Manco sotto tortura. Per fortuna due amiche,
sedute sul lato opposto ma a portata di voce (moderata) si sono messe d’impegno
a raccontare delle ricette di cucina, in tal modo il comizio a poco a poco è
scemato d’intensità, per riprendere solo a tratti con cruente invettive e
dispetto contro chicchessia.
Tutti d’accordo, per quelle due non ci sarà una prossima volta.
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