Le elezioni presidenziali francesi confermano che a
regnare è l’ipocrisia, il grande inganno e la paura alimentata ad arte.
L’ipocrisia. La classe dirigente è ben consapevole delle
tensioni di classe esplosive in Francia e in tutta Europa. Due terzi dei
francesi dicono che la lotta di classe è una realtà quotidiana della vita. Allo
stesso tempo, gli elettori dicono che la loro principale preoccupazione non è
il terrorismo, ma i posti di lavoro, i salari e le condizioni sociali.
L’inganno. Karim Cheurfi, cittadino francese con una
specchiata carriera criminale con quattro condanne, una delle quali per aver
sparato a due poliziotti, e un lungo periodo passato in cella, da cui era
uscito nell’ottobre 2015, simpatizzante del sedicente Stato islamico, era stato
arrestato nel mese di febbraio dopo aver cercato di procurarsi delle armi e
affermando che voleva uccidere dei poliziotti. Nonostante severe leggi sul
controllo delle armi, Cheurfi era in qualche modo riuscito a procurarsi un
fucile automatico, un fucile da caccia e diversi coltelli, che ha portato con
lui durante l'attacco.
La paura. Vincenzo Vinciguerra, un terrorista di estrema
destra legato a Gladio e che sta attualmente scontando una condanna all’ergastolo
per l’autobomba che uccise tre carabinieri, ha dichiarato durante la
testimonianza giurata su Gladio nel marzo del 2001:
“Dovevi
attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente
sconosciuta molto lontana da qualsiasi gioco politico. Il motivo era piuttosto
semplice. Si pensava di costringere questa gente, il pubblico italiano, a
rivolgersi allo Stato per chiedere maggiore sicurezza. Questa è la logica
politica che è all'origine di tutti i massacri e gli attentati che restano
impuniti, perché lo Stato non può dichiararsi colpevole o responsabile di ciò
che è avvenuto”.
*
Non c’è parte politica istituzionale, anche la più radicale,
che ponga all’ordine del giorno un semplice fatto: nessuna politica di riforma
può risolvere alcuna delle gravi contraddizioni connesse con sistema economico
capitalista e il fallimento della società borghese. Non in tema di cambiamenti
climatici, di sfruttamento sconsiderato delle risorse, così come in tema di
riarmo, di debito pubblico, di speculazione finanziaria, di lavoro e
distribuzione della ricchezza, di migrazione, eccetera.
Chi a livello politico apicale pensa o promette che
si possano affrontare e risolvere queste contraddizioni, mente sapendo di
mentire.
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