Abbiamo a che fare con lo Scalfari filosofo del “caos”
questa domenica delle palme:
Molti
e spesso acuti osservatori della situazione politica internazionale hanno
scritto — come primo approccio all’intervento di Donald Trump nella guerra
siriana — che il caos è fortemente aumentato e ne hanno esaminato le cause
cercando anche di capirne le motivazioni […].
A
mia volta voglio anch'io farne una: il mondo è strutturalmente caotico, è il
caos che lo domina, non soltanto oggi ma da sempre. Il caos è la legge dell'universo
e del nostro pianeta dove c'è vita in particolare. La vita e la sua storia in
particolare. Perfino le particelle elementari nascono dal caos che Einstein
cercò di spiegare con la teoria della relatività.
Quando le cose sfuggono a una qualsiasi razionalità,
com’è nel caso del capitalismo per esempio, allora si tira in ballo sua maestà
il caos. Assolutizzare questo concetto equivale a dire che la nostra conoscenza
della realtà è indeterminata, significa trasferire “i dati di fatto” nella
sfera della soggettività.
È questo l’errore di Scalfari e di molti altri. Del resto, senza per ciò voler negare il ruolo delle singole personalità nella storia, quando mai si sarebbe posta alla realtà una presidenza Trum se non nella crisi generale del sistema borghese? Una crisi senza ritorno e dalla quale non si uscirà se non superando le contraddizioni oggettive che caratterizzano questo sistema, anzitutto quelle che stanno alla sua base. L’altra strada è il conflitto con escalation pericolosa che prima o poi sfuggirà di mano, come tutta la storia dell’ultimo secolo conferma. E non sarà la panoplia psichiatrica di tizio o caio a rendere ragione delle cose.
Non sono, come molti pensano, gli accordi commerciali
e le leggi che di per sé entrano in
conflitto con le Costituzioni, con la volontà dei popoli e il bene comune. È
l’organica presenza dei grandi interessi delle forze del capitale che
assoggetta la politica e che trova nella sua subalternità e frammentazione i
modi e le forme per esercitare il dominio illimitato negli accordi commerciali
e le leggi. Il rebus dal quale deve
prendere le mosse l’analisi è il modo
di produzione capitalistico (e non già semplicisticamente il
“capitalismo” o le forme di estrinsecazione politica borghese).
Parlare di “populismi” e di cose del genere senza
affrontare questa questione essenziale è puro vaniloquio, intrattenimento.
“Chi non vuol parlare del capitalismo deve tacere anche sul fascismo”.
RispondiElimina[Horkheimer]
E che c'entra questa frase di Horkheimer con il post?
Elimina"Parlare di “populismi” e di cose del genere senza affrontare questa questione essenziale è puro vaniloquio, intrattenimento."
Elimina@Marcos
EliminaIl rebus dal quale deve prendere le mosse l’analisi è il modo di produzione capitalistico (e non già semplicisticamente il “capitalismo” o le forme di estrinsecazione politica borghese).
Parlare di “populismi” e di cose del genere senza affrontare questa questione essenziale è puro vaniloquio, intrattenimento.
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L'autore del post (Olympe) vuole concentrare l'analisi dul MODO DI PRODUZIONE CAPITALISTICO, e non sul fascismo.
Come dire, sulle cause e non sugli effetti (politici) prodotte dalle cause.
Guardare il dito che indica la luna e non la luna, è da stupidi.
Probabilmente ha frainteso il riferimento, mi perdoni.
EliminaLa "questione essenziale" che anche Horkheimer con quel concetto stringato (quasi un aforisma) mette in luce è proprio come il fascismo e tutti i suoi derivati siano effetto del modo di produzione capitalistico. È una frase sferzante nei confronti di tutti quegli intellettualoidi da strapazzo che cascano dal pero (o fingono di cascarci) al manifestarsi di certe sovrastrutture politiche (e Olympe, qui sopra, ne riportava un barboso esempio).
Da qui l'invito a tacere.
Nessuno sta osservando il dito, tutt'altro.
Se invece le sue perplessità sulla citazione derivano dalla semplice parolina "fascismo", le chiedo: non ravvisa nei "populismi e cose del genere" odierni elementi riconducibili a quella categoria, pur con le ovvie specificità storiche?
Autarchia, protezionismo, interclassismo, imperialismo verso l'esterno, ecc...
"Perfino le particelle elementari nascono dal caos che Einstein cercò di spiegare con la teoria della relatività".
RispondiEliminaMi basta questo per capire che ci troviamo davanti a puro vaniloquio. Unitamente al fatto che citare Einstein a sproposito continua ad essere il marchio inconfondibile di quella presuntiva Intelligencija malata italiota tutta chiacchiere e distintivo.
Enrico
(lettore silenzioso ma fedele)
ma sì caro Enrico, basti pensare che Faruk, che Scalfari dice detronizzato con l'appoggio di Chrušcëv, fu cacciato con il colpo di stato del 1952, vigente Stalin. Scalfari è sempre stato tutta fuffa, una fuffa di grande successo come soprattutto in italia accade
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