Un terzo dei giovani risulta senza occupazione, milioni di precari, centinaia di migliaia in cassaintegrazione, le banche salvate con denaro pubblico, svendita delle proprietà demaniali, “opere” pubbliche demenziali, distruzione del patrimonio artistico e del paesaggio, saccheggio generalizzato. Se usciremo dell’euro ci dovremmo vendere anche l’orto (in lire svalutatissime). I grandi proprietari non aspettano altro. Discutiamone dice un altro. Giusto, ma con chi e per fare cosa?
Ci resta il voto, la speranza che il cretinismo parlamentare muti pelle. Confidare in un cambiamento per via parlamentare non è più soltanto un’illusione, è diventato un atto di deliberata stupidità. In cuor suo chi vota lo sa, ma tanto non costa nulla votare e poi se non voti cosa cambi? E volete saperlo da me cosa fare?! Incredibile.
..tuttavia una rivoluzione necessita della consapevolezza della situazione da parte di un numero minimo di persone.
RispondiEliminaSe il sistema attuale è in grado di impedire il raggiungimento di tale numero, forse non sarebbe una cattiva idea l'avvento di un qualche "movimento" che pur non avendo una profonda base teorica e un progetto finalizzato sulle radici del problema, riesca comunque a far saltare tavolo e giocatori. In sintesi, nello stato attuale delle cose un reset è probabilmente una condizione necessaria per poter iniziare.
Complimenti per il Blog....
marco
caro Marco, se questo movimento esistesse e fosse in grado di far saltare tavolo e giocatori, senza mettersi al tavolo e giocare, darei il mio convinto appoggio.
RispondiEliminapurtroppo né grillo né altri sono in grado non solo di far saltare tavolo e giocatori, ma forse nemmeno di sedervicisi per ottenere qualcosa in cambio
grazie e ciao
Mi pare che tutti si sono arresi, e, non c'é scelta, c'é chi ha le armi,ma quelle vere, quelle che tirano bombe e missili anchestando a casa loro. Ma per ora si usano armi piú intelligenti ed inganatrici. Sta a voi immaginare quali.
RispondiEliminaandate a quel paese
RispondiEliminaChe ne pensa di C.Preve? ne sento parlare abbastanza in rete (ho cercato nel suo blog, ma senza trovarvi niente).
RispondiEliminaOvviamente sia in termini lusinghieri, sia in termini negativi.
Ma visto che seguo da un bel po questo blog (da un anno, ma non in maniera assidua però), mi piacerebbe un suo giudizio su Preve, se lo ha approfondito ovviamente. Certo, non si può tenere gli occhi su tutto e tutti...Saluti da Franco.
caro Franco, guardo con interesse a tutto ciò che si muove su questo fronte. il mio punto divista conta poco, anzi nulla. non me la sentirei di dare un giudizio sommario.posso dire, riguardo ad un sito che a preve in qualche modo si richiama, "conflitti e strategie", che alcune cose mi convincono e altre molto meno. devo dire che non mi pare che da parte di questi professoroni vi sia grande originalità d'analisi e i sentiri battuti sono in definitiva sempre gli stessi. forse oggi scrivo un post su un argomento che può interessarti. ciao e grazie.
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