Il difetto maggiore che riscontro, dal mio punto di
vista ovviamente, nelle analisi della crisi da parte dei suoi meteorologi e che
leggo nella stampa, nei libri e in rete, è quello di confondere le cause di
natura finanziaria da quelle strutturali, ossia di sistema. Così come non basta
essere dei medici per essere anche buoni clinici, allo stesso modo non è
sufficiente essere dei tecnici finanziari per comprendere e descrivere ciò che
invece attiene all’economia politica. In questo caso, a differenza della
richiamata analogia medica, non è indispensabile alcuna tecnicità
come presupposto.
Il difetto principale di questo tipo d'analisi delle
crisi (e dei rimedi proposti) è che non partono dalla produzione, ma si limitano a
valutarne gli effetti e le conseguenze dal solo lato della circolazione. Come ebbe già a osservare qualcuno molto
tempo addietro, il limite del capitale è il capitale stesso e la speculazione
finanziaria è fenomeno in larghissima parte che ha matrice essenziale in quel
limite, ossia come tentativo – scorciatoia – del suo superamento.
Ma anche dal lato della circolazione non sempre le
cose sono troppo pacifiche. Per esempio, il denaro (la prima forma nella quale si
presenta il capitale prima di diventare merce) è la materializzazione sociale
della ricchezza, ma esso non va confuso con i suoi simboli, cioè con la moneta.
Questa, intesa come segno di valore, nel suo aspetto simbolico, ossia cartaceo e
inconvertibile (in oro) o come moneta di credito, quindi come mezzo di
circolazione e di pagamento, sorge dalla
funzione propria del denaro stesso, ma nelle sue forme intrinseche essa non è denaro e se la sua quantità eccede
in misura paradossale i valori ai quali essa si riferisce, è come se
alterassimo il denaro nella sua funzione di misura dei prezzi e quindi il suo
rapporto con i valori, e con ciò viene a modificarsi ogni altra conseguenza
economica.
Pertanto, quando si parla di salvare le banche
emettendo quantità enormi di moneta, bisognerebbe tenere in conto questi fatti,
ossia di non confondere i fenomeni, pur importanti nella crisi, con le cause
fondamentali e immanenti. Nelle aree
investite da sovrapproduzione assoluta (anzitutto di capitale: ecco perché si
rifugia nella speculazioene), oltre a una crisi generale della struttura
creditizia, si è in presenza di una crisi produttiva e tuttavia parlare
di “crescita” in tale contesto è assolutamente fuorviante in quanto solo una
parte del capitale esistente – precisamente quello a più elevata composizione e
quindi più concorrenziale – potrà continuare, tra grosse difficoltà, a
valorizzarsi concentrandosi a spese degli altri capitali, mentre un’altra parte
è esportata fuori dell’area in caccia di un più alto saggio del profitto, la cui
caduta peraltro diviene sempre più rapida e le crisi sempre più catastrofiche. Tutto il resto è destinato a soccombere senza speranza.
La mondializzazione, la concorrenza sempre più
feroce, la crisi del debito e del credito non hanno fatto altro che inasprire
queste contraddizioni.
Quando dico che in tutto ciò c'è la corsa alla sopravvivenza, data dall'affollamento del pianeta, vengo puntualmente contraddetta. La creazione di disoccupazione, perchè di questo si tratta, è fra gli obiettivi di facile manodopera da reperire per i moderni eserciti. Alla fine un perchè deve pur esistere per questa sfrenata corsa all'arricchimento da parte di uno Stato rispetto agli altri. Mi piacerebbe un Tuo pensiero su questo articolo di Gianni Lannes :
RispondiEliminahttp://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10435&mode=thread&order=0&thold=0
Naturalmente se puoi, ciao Olympe.
RUSSIA: si partiti a sepoltura Lenin;
RispondiEliminaContrari solo i comunisti, favorevole Russia Unita (Putin)
(ANSA) - MOSCA, 14 GIU - Tre partiti su quattro sono favorevoli alla proposta del ministro della cultura Vladimir Medinski di rimuovere la mummia di Lenin dal mausoleo della piazza Rossa per seppellirlo. Unici contrari i comunisti. A sostenere l'idea sono liberal-democratici, Russia Giusta (centro sinistra) e il partito putiniano Russia Unita. Quest'ultimo ha proposto di seppellire Lenin con gli onori di un capo di Stato nel monastero di Novodievici, dove ci sono le tombe dei maggiori personaggi sovietici e russi.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/06/14/Russia-partiti-sepoltura-Lenin_7036067.html
The Red
a Fracy:
RispondiEliminamah, questi articoli anche se partono da alune basi di realtà mi sembrano fatti apposta per generare ansie. ciao
a the red:
penso che a lenin non freghi nulla
Speriamo Olympe, che sia così come Tu dici. Certo è che gli avvenimenti non sono confortanti guardando lo scenario mondiale e italiano, visto che ci riguarda da vicino.
RispondiEliminaGrazie per la risposta. Ciao
"Il denaro (la prima forma nella quale si presenta il capitale prima di diventare merce) è la materializzazione sociale della ricchezza, ma esso non va confuso con i suoi simboli, cioè con la moneta".
RispondiEliminaCara Olympe, grazie innanzitutto per avermi risposto dall'altra parte.
da questa parte invece (questo post cioè), il denaro non va confuso con i suoi simboli, ossia la moneta. Ma, moneta e denaro, non sono la stessa cosa?
Forse capendo questo, con il suo aiuto, capirò quello che viene immediatamente dopo al brano in questione.
Un saluto a lei Olympe.
F.G
le rispondo stasera o domani
RispondiEliminaa Franco:
RispondiEliminahttp://www.criticamente.com/marxismo/capitale/capitale_1/Marx_Karl_-_Il_Capitale_-_Libro_I_-_03.htm
o anche:
http://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1859/criticaep/2-1.htm
Fiuuuu! cara sig.ra Olympe. Beh, ne riparleremo tra qualche anno allora, visto il materiale che mi ha sottoposto. Comunque grazie.
EliminaF.G