Non sembri una provocazione, ma questo è l'effetto delle liberalizzazioni. Tra l'altro, com'è noto, la Costa non esiste più se non nel nome essendo stata acquisita da una multinazionale americana. Il personale di bordo è il più eterogeneo, le condizioni di vita e di lavoro, gli orari e tutto il resto, del personale di servzio (quasi tutto dell'estremo oriente) sono ai limiti della schiavitù. Come possa poi finire sugli scogli nel Mediterraneo una nave da crociera (fuori rotta!) nel XXI secolo è veramente un mistero.
Si sono affidati esclusivamente alla navigazione strumentale elettronica: GPS, plotter, pilota automatico. Nessuno di guardia. Bastava guardare ad occhio nudo.
RispondiEliminaConscrit
Non entro nel merito delle dinamiche dell'incidente, attendo almeno un prima indagine, anche se "italiana". Per il resto non comprendo da che fonti si tragga questa critica alle condizioni di lavoro, mi pare una boutade.
RispondiEliminaSiamo sicuri che fossero scogli e non un suv?
Saluti
The Butcher
@ The Butcher:
RispondiEliminanon comprendo da quali fonti lei possa dedure che la mia critica alle condizioni di lavoro sulle navi da crociera sia una boutade. da parte mia voglio assicurarla che parlo con cognizione di causa e potrei anche entrare nel dettaglio
saluti
@ Conscrit
non credo sia solo questo, una nave di quel genere non ha la strumentazione di un peschereccio
Nello speciale de La7 una testimone ha detto che è probabile che la maggior parte dei dispersi sia tra il personale di servizio asiatico, nelle cucine poste sotto la linea di galleggiamento. Una tragica e calzante metafora dell'economia del capitale.
RispondiEliminanon potendo viaggiare agevolmente dato il mio stato di salute, assecondando anche i desideri di altra persona, l'anno scorso ho viaggiato su una di quelle navi e così ho potuto visitare, mentre il resto dei viaggiatori si faceva menare di qua e di là, i più bei musei archeologici del vicino oriente (istanbul), ebbene quelle navi, per chi ci lavora, sono dei gironi danteschi e di un kitsch da vomito con delle cose che mi hanno fatto dire: mai più. i giovani lavoratori orientali non solo vivono e lavorano in gran parte nella parte più bassa dello scafo, ma hanno turni di lavoro massacranti, senza giorni di riposo e ore di riposo sufficienti. non so pagati quanto ma posso immaginare
RispondiEliminapiù che in altre occasioni c'è da sentirsi complici di una tale situazione di sfruttamento vergognosa
è probabile che queste persone venissero da condizioni di miseria, ma non credo sia questo il modo per aiutarle
speriamo non ci siano altre vittime su quella galera