Proclamano che vogliono dare un futuro ai giovani. E lasciano morire gli anziani. Perfino Beppe Grillo (vedi qui) che ha la memoria cortissima e dello scontro intergenerazionale s’era fatto palladino, ora ha scoperto che ci vogliono mettere gli uni contro gli altri, giovani e vecchi, commercianti e clienti, occupati e disoccupati.
Salvatore De Salvo, 69 anni, ex rappresentante di commercio, un lavoro l’aveva chiesto a tutti, pubblicamente. Aveva scritto al presidente della repubblica, quella fondata sul lavoro. Alla fine s’è arreso, sconfitto da questo stato di cose. Avevano 69 anni, lui e la moglie, prima del suicidio.
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Lavoro, impresa, credito. Che senso ha schierare la Bce a finanziare all'1% le banche esortandole a fare più prestiti a una clientela, le aziende, che non investe perché non ha ordini?
Ah già, questa nuova liquidità è evidentemente destinata a garantire il buon fine delle nuove emissioni pubbliche. Per il momento è depositata nei forzieri della Bce? Le banche non si fidano nemmeno di se stesse. Ma non erano tanto sicure come dichiarava Monti l’altra sera?
Scusi Professore, lei che la sa tanto lunga, mi spiega perché la Bce del suo amico Draghi non fa da sé, lucrando i frutti futuri del salvataggio a beneficio del pubblico, ma li riserva alle banche private? Ah è vero, non può prestare direttamente agli Stati. Ma queste norme chi le ha scritte, la massaia di Vogherà? No, mica sono sceme le massaie. Oppure non sono così scaltre come i banchieri e i loro “tecnici”?
Lo sa Professore che le azioni Unicredit emesse tre anni fa a 3 euro, settimane or sono erano a 0,70 e dopo accorpamenti e giochini vari ora valgono in termini reali rispetto al prezzo originario solo 20 centesimi? Certo che lo sa, e come se lo spiega?
Lo so, certi lettori dei blog pensano che la questione Unicredit non li riguardi perché tanto azioni non ne hanno. Si sbagliano di grosso, nemmeno io ho mai avuto mezza azione della banca, ma questa è la più grande banca con sede in Italia, 900 miliardi di attivi, pari al 60% del prodotto interno lordo italiano, e non è indifferente il fatto di chi la controlla.
La Consob intanto indaga (auguri) su quel “misterioso” fatto di cui ho scritto anch'io domenica, e cioè la caduta delle quotazioni di Unicredit frutto delle vendite, illegali, allo scoperto di titoli presi a prestito nella certezza di poterli acquistare a prezzi stracciati. Cazzo, in questo paese non si riesce mai a rintracciare nessuno, tranne i blogger che scrivono qualche parolaccia.
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E per scovare gli evasori fiscali si va nei ristoranti di Cortina. Eh già, altrimenti come fare? Prendiamo il settore dell’abbigliamento, la selva di laboratori che ormai godono di zone franche come Prato (segnalo ad Equitalia trattarsi di città toscana, vedi mappa Google), il comasco (mandamento lombardo), parte dell’Emilia (chiedere all’on. Bersani per la localizzazione), la Puglia, il Veneto, arrivando ai territori della Camorra (chiedere all’on. Cosentino), vengono prodotte merci dove la materia prima arriva per la quasi totalità dalla Cina, la produzione sfrutta manodopera in nero e quindi produce concorrenza sleale inquinando il mercato. Un’evasione contributiva e totale assenza di tutele del lavoro come questa non può che continuare la sua illegalità con l’evasione massiccia dell’Iva. Prendere nota, please.
Questi capi di abbigliamento venduti nei mercatini rionali o nei negozietti di serie B e C, ma anche in talune boutique, hanno un'altissima probabilità di essere stati prodotti e commercializzati nel modo sopra descritto, e le possibilità che nei suoi vari step la cosa comporti evasione fiscale sono del 100%. La butto lì per i lettori dell’Agenzia delle entrate che sicuramente leggono i blog come questo: avete notato che in un momento di contrazione fortissima di mercato dove gli operatori italiani sono costretti a chiudere, operatori cinesi stanno aprendo attività i cui i costi di gestione non sono assolutamente in linea coi fatturati possibili? "Incutere un sano timore", dice tale Bafera. Me li vedo quelli della Triade cinese tremanti come canne di bambù al vento.
Ecco un altro motivo per il quale gli spot sull’evasore fiscale sono inutili, costosi e risibili. Queste cose l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza le sanno benissimo e ne conoscono moltissime altre. Da che mondo è mondo il pesce puzza sempre dalla testa.
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