venerdì 18 giugno 2010

Se fosse un partito di sinistra, semplicemente di sinistra


Se Bersani fosse il segretario di un partito di sinistra, semplicemente di sinistra, sarebbe andato dagli operai di Pomigliano a dire loro che il referendum sul diritto di sciopero e di malattia non si deve fare perché è un atto fascista. Poi avrebbe dovuto pubblicamente invitare Fassino, Veltroni e gente così a lasciare il partito, per incompatibilità.
Tutto questo se Bersani fosse il segretario di un partito di sinistra, semplicemente di sinistra. Il problema è che il PD non è un partito di sinistra, è un partito di moderati quando non di reazionari. Sì, reazionari.
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Un altro moderato, Vittorio Agnoletto, a latere della sentenza che condanna ad una pena simbolica uno dei maggiori responsabili degli atti squadristici avvenuti a Genova nel 2001 ad opera delle “forze dell’ordine”, dichiara che ora  “giustizia è fatta”.
Il condannato, peraltro, resta al suo posto.
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A nessuno interessa un cazzo, comunque segnalo che la Turchia ha dichiarato di “congelare” gli accordi militari con Israele (ad Ankara leggono il mio blog!). Nel contempo gli sgherri turchi hanno arrestato dieci militanti del Pkk tornati pacificamente in patria.
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La Romania, dopo aver sperimentato la schiavitù modello Ceauşescu, apprezza ora il modello Fondo monetario internazionale: per avere un prestito ha tagliato di un quarto gli stipendi statali, del 15% le pensioni e vedrà ridotti di 200mila i dipendenti pubblici entro il 2011. I salari viaggiano sui 300 euro e da una crescita del Pil del 6% nel 2003-2008 si è arrivati a un -13 nel 2009.

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Non si deve fare promozione della Nutella, perché a mangiarne mezzo chilo al giorno potrebbe far male alla salute. Lavorare nove ore al giorno in fonderia invece ti allunga la vita. Ancor di più se fai i turni e lavori il sabato.

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