giovedì 27 aprile 2023

Una notte di aprile ...

 

... durante il famoso lockdown, proprio mentre scoprivano un nuovo buco nero a 9,461e+15 dalla Terra, attraverso la finestra della mia prigione mi perdevo nella contemplazione di Venere e della Luna, sognando le singolarità dello spazio-tempo. Ad un certo punto ho visto una raffica di punti brillanti attraversare il cielo. Degli Ufo che approfittavano del cielo vuoto, quando gli umanoidi avevano cessato il loro traffico e si accontentavano di guardare il dibattito degli esperti “zanzarologi” in tv.

Che cos’erano quei lampi che attraversavano la notte? Seppi in seguito, dopo aver sognato esplosioni orgiastiche di supernove (siamo il prodotto di una di esse), che si trattava di un treno di satelliti lanciato nello spazio dal miliardario Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, PayPal e ora padrone di Twitter e di altri giocattolini.

Leggo che il progetto Starlink (ne fanno parte quelle lucine brillanti in cielo) prevede di lanciare quasi 12000 mini-satelliti per offrire un servizio Internet ad alta velocità: il famoso 5G. Si tratta, come affermano persone coraggiose che si preoccupano di aiutare i 3 miliardi di persone che non sono connesse al Web, di ”colmare il divario digitale globale”. In altre parole, trovare nuove fonti di profitto monopolistico: sulla terra il mercato è saturo, la new space economy è, letteralmente, una manna dal cielo.

Giovedì scorso è stata la volta del primo volo di prova del veicolo SpaceX Starship Orbital, che secondo Elon Musk un giorno trasporterà gli esseri umani su Marte. Starship non si è separato dal lanciatore e non tutti i motori del razzo Super Heavy si sono accesi correttamente, cosicché il razzo è esploso meno di quattro minuti dopo il suo lancio dalla struttura di SpaceX Starbase sulla costa del Texas.

Musk ha dichiarato che il lancio è stato un successo nonostante il veicolo sia esploso: “Abbiamo imparato molto per il prossimo lancio di prova, che avverrà tra qualche mese”. Il New York Times ha giustificato l’esplosione come una “esperienza di apprendimento” e il Washington Post ha scritto di “lancio riuscito” perché il razzo ha superato la torre di lancio (proprio così!). La CNN l’ha celebrato come un “successo decisivo”. E i dipendenti di SpaceX, hanno esultato quando il razzo è esploso (*).

Gli umanoidi non li capisco più. Non che le cose andassero meglio prima, ma oggi sembra di vivere nel regno di Plutone, nell’oscuramento generale, in assenza di un dio salvatore. Verso quale destinazione? Mi pervade un senso di incontenibile fastidio, di amarezza, di disincanto e disprezzo. Anche per la Luna temo che ormai i suoi anni migliori stiano finendo.

(*) Le riprese video del lancio mostrano che il razzo è finito fuori rotta perché il primo e il secondo stadio non sono riusciti a separarsi. Il primo stadio, un booster chiamato Super Heavy, avrebbe dovuto staccarsi dal secondo stadio a circa tre minuti e mezzo dall’inizio del volo e atterrare nel Golfo del Messico. Ciò non è avvenuto e quando Starship ha iniziato la sua manovra di rollio programmata con il booster ancora attaccato, l’intero sistema è impazzito.

Il video mostra anche che otto dei 33 motori Raptor del booster si sono guastati a un certo punto durante il lancio, alcuni forse già al decollo. È possibile che i detriti della rampa di lancio causati dal lancio siano volati in alto e abbiano colpito il razzo, dando inizio a una serie di problemi a cascata che hanno causato il guasto di alcuni motori e forse hanno persino impedito la separazione del booster.

È il caso di ricordare che Orion, delle missioni Artemis, è in grado di orbitare intorno alla Luna, ma non è progettato per atterrarci. La NASA ha incaricato proprio la SpaceX di Elon Musk di sviluppare lo Starship Human Landing System (HLS), una variante della navicella spaziale Starship.

Sebbene la NASA abbia selezionato l’astronave come suo lander per le future missioni lunari, il veicolo spaziale è ancora lungi dall’essere pronto per quella missione. Un recente articolo di Bloomberg stima che ci vorranno anni e miliardi di dollari, mancando di gran lunga il previsto sbarco sulla luna pianificato dalla NASA per il 2025.

Lungi dall’esplorare l’ultima frontiera, questo genere di missioni spaziali in mano al capitale privato sono diventate una parodia stentata dagli anni del programma Apollo. La tecnologia utilizzata da SpaceX è fondamentalmente la stessa del Saturn V (più precisamente l’analogo sovietico fallito, l’N1), e ciò nonostante i colossali progressi scientifici compiuti negli ultimi 50 anni.

4 commenti:

  1. "missini spaziali" è un bel refuso; ricorda i fascisti su Marte di Guzzanti.
    (Peppe)

    RispondiElimina
  2. Peccato, invece di esplodere poteva finire diritto nel cuuuuu.... o di Musk!

    RispondiElimina
  3. Gli abitanti dell'area vicino alla rampa di lancio dei missili si sono uniti per protestare spacex= space trash servizio su democracynow.org. Una bella notizia dall'india e che a bollywood hanno deciso di fare una Spettacolare serie TV del libro: Anarchy di Darlimple.Ne vedremo di belle scene e su questo a Bollywood sono maestri.

    RispondiElimina