Dopo aver scatenato il panico, ora
vorrebbero fermarlo, e ciò più per ragioni economiche e di gestione dei flussi
ansiogeni che per altro. C’è quasi da sospettare che siano davvero degli
stupidi. A sentirli chiacchierare in televisione il sospetto diventa certezza.
De Gasperi e Togliatti non parlavano quasi mai a braccio, sapevano bene quale
peso avessero le parole dette in pubblico. Oggi chi ha responsabilità politiche
o di governo si sente autorizzato a rendere pubblica qualsiasi cosa gli passi
per la testa, salvo far seguire smentite e precisazioni che non smentiscono e
non precisano.
*
Nancy Messonnier, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention,
ha dichiarato: “In definitiva, prevediamo che vedremo la diffusione [del virus] nella comunità in questo paese. Non si tratta più di sapere se questo accadrà, ma di sapere esattamente quando accadrà e quante persone in questo paese saranno infettate”.
Queste parole non sono rimaste inascoltate a
Wall Street, che aveva raggiunto livelli record la scorsa settimana. Ieri è caduta
bruscamente per il secondo giorno consecutivo, con il Dow Jones sceso in una
settimana di circa 1.900 punti. Lunedì scorso l’indice era sceso di oltre 1.000
punti, il terzo maggior calo giornaliero della sua storia. La Borsa aveva
aperto con un recupero di alcune delle perdite subite lunedì, ma poi ha
iniziato a scendere rapidamente. Il DJ ha chiuso a 879 punti, con un calo del 3,1 per cento;
lo S&P 500 è sceso del 3 e il Nasdaq del 2,8. In tal modo i principali
indici hanno perso circa 2,1 trilioni di valore azionario, ossia i loro
guadagni dell’anno in corso.
Ovvio che non si tratti solo del virus e che
la caduta degli indici registri una situazione di recessione economica generale
che non poteva essere ignorata dal mercato finanziario ancora a lungo. Infatti
il mercato era stato sostenuto dalla convinzione che gli effetti del
coronavirus sarebbero rapidamente passati e che qualsiasi conseguenza negativa
sarebbe stata contrastata dalla solita iniezione nel sistema finanziario di
denaro da parte della Fed e delle altre principali banche centrali.
Se il mercato azionario non ride più quello
delle obbligazioni dava segnali negativi da tempo. La curva dei rendimenti USA
si è nuovamente invertita, poiché il rendimento del debito a lungo termine è
inferiore a quello a breve. Una curva dei rendimenti invertita è ampiamente
considerata come un indicatore di recessione, poiché un tale evento ha
preceduto ogni recessione negli ultimi 50 anni.
Si è avuta una forte svendita delle obbligazioni spazzatura ad alto rendimento, in particolare quelle emesse da società energetiche, colpite dalla caduta dei prezzi delle materie prime e del 15% del petrolio dall’inizio dell’anno a causa dei timori di un rallentamento dell’economia mondiale.
Si è avuta una forte svendita delle obbligazioni spazzatura ad alto rendimento, in particolare quelle emesse da società energetiche, colpite dalla caduta dei prezzi delle materie prime e del 15% del petrolio dall’inizio dell’anno a causa dei timori di un rallentamento dell’economia mondiale.
A livello generale a tutto ciò si va ad aggiungere la
diffusione di un’epidemia che causa malattia, morte, voli a terra, fabbriche
chiuse e città fantasma. Un paio di esempi della situazione: le
vendite di auto in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, sono
crollate del 92% nelle prime due settimane di febbraio rispetto a un anno
prima; le spedizioni di container sono diminuite di quasi la metà verso
l’Asia e il Nord Europa, con una riduzione di 300.000 spedizioni di container a
settimana.
Con un massacro globale di posti di lavoro
già ben avviato a causa della transizione tecnologica ed energetica in atto, la faccenda si sta facendo molto seria e ciò dimostra una
volta di più la fragilità e pericolosità di un’economia globale lasciata senza
regole e governo.
questi del CDC sono dei cazzoni, ancora non hanno pronti i kit diagnostici,i primi sfornati avevano un reagente che non funzionava. può darsi,lavedo dura,che questa storia entri anche nelle presidenziali
RispondiEliminase conosci appena un po' gli Usa, li eviti
EliminaA me sembra incredibile che ci sia ancora chi li sta a sentire.
RispondiEliminaPietro
40 gg di oscuramento delle tv sarebbe una quarantena che farebbe bene alla psiche, ai corpi e favorirebbe la socialità
EliminaApprovo. E, a seguire, una quarantena non dei blog, ma del flusso continuo dei battibecchi e dei cinguettii sui social più famosi.
EliminaCome si può vedere qui, la curva dei rendimenti è appiattita ma non invertita https://www.treasury.gov/resource-center/data-chart-center/interest-rates/Pages/TextView.aspx?data=yield
RispondiEliminaSi deve però aggiungere che il termine "yield" usato dal Tesoro americano non è tecnicamente identico a "rendimento", in quanto non tiene conto delle quotazioni di mercato.
nel post ho inserito ora una tabella, ma se vuoi ne inserisco altre
EliminaPrima di tutto mi correggo: il concetto di "yield" usato dal Tesoro americano è effettivamente quello di "rendimento", ossia si rifà alla quotazione di mercato anche per i bond emessi nel passato e ancora outstanding. Per quanto riguarda la gibbosità della curva entro l'anno dalla maturità, ritengo che rifletta semplicemente i tassi correnti, e non previsioni sul futuro. Quanto ai bassi rendimenti a partire dai 2 anni, con leggera inclinazione a crescere man mano che la maturità si allontana, penso che non abbia a che fare con aspettative sull'economia, ma, più semplicemente, con le aspettative sull’inflazione, considerata, a torto o ragione, un fenomeno del passato. La tabella che tu riporti compara i rendimenti a lungo con quelli a breve, ed è influenzata dal picco dei mesi vicini. Complessivamente, ritengo che il tasso di interesse, per secoli trattato dagli economisti come variabile chiave, abbia perso peso dagli anni ’90. La stagnazione giapponese è stata la tomba non solo delle teorie economiche sullo sviluppo, ma anche dei tentativi degli economisti di mettere finalmente le mani in pasta. Viene da citare la storia, anche se spuria, di Matteo Bandello a proposito dell’incapacità pratica di Machiavelli autore de L’arte della guerra: “si conobbe alora quanta differenza sia da chi sa e non ha messo in opera ciò che sa, da quello che oltra il sapere ha più volte messe le mani, come dir si suole, in pasta”.
Eliminaok caro, ma stai lontano da Burioni :)
EliminaLo so che ci faccio una brutta figura, ma non ho capito.
Eliminaera solo una battuta. quanto alle brutte figure ci vuole ben altro. pensi che qualcuno legga i nostri commenti, su un simile argomento? figurati. credi che ci capiscano qualcosa? forse uno su cento. e so chi è!
EliminaMeglio così. Temevo proprio che qualcuno mi accusasse di blasfemia antikeynesiana.
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