giovedì 10 dicembre 2015

Non raccontiamoci favole


Spiace dover leggere che qualche povero cristo si toglie la vita per futili motivi, ossia per vil denaro. È il caso, pare, di un pensionato che ha perso i propri risparmi investiti in una banca fallita. Di là del caso individuale c’è da osservare che manca da un lato un’informazione pubblica di base in materie come questa, e dall’altro lato un’educazione mirata per questi aspetti così rilevanti della vita di ognuno. Il disinteresse della gente per l’economia nasce proprio da queste carenze e dalle forme di comunicazione su questi temi. La terminologia stessa, spesso e non a caso fuorviante, l’abuso di astrusi tecnicismi e anglicismi, e nell’insieme quello che si può definire il demotico dell’informazione economica, concorrono pesantemente ad alimentare ad arte il disinteresse e il qui pro quo.

Poi mettiamoci pure la facilità con cui spesso la gente appone i propri svolazzi su contratti di ogni tipo senza leggerli e comprenderne i termini. Troppo lunghi e scritti in piccoli caratteri. Appunto, sono fatti apposta perché ci passi la voglia di leggerli. E allora perché firmare quel genere di cifrato quando ne puoi fare a meno? Chi vuoi che li legga tre o quattro fogli zeppi di articoli e commi? Io, per esempio. Chiedo fotocopia in formato A3 e a casa leggo, con calma cercando di capire. Quello che non capisco me lo faccio spiegare. Non elimino il rischio, ma provo almeno a ridurlo. Avendo sempre presente che nulla è gratis!

Nel caso specifico ciò è accaduto perché attratti dalle lusinghe di una remunerazione del capitale forse più vantaggiosa. Evidentemente la storia delle cinque monete d'oro, del paese di Barbagianni e del campo dei miracoli non insegna nulla; e ciò a causa dell’intervento della Fata turchina che salva dall’impiccagione il burattino. Questo genere di favole sono diseducative per un semplice motivo: le fate turchine non esistono e invece gli imbroglioni sono reali e si contano a legioni.


Ora, almeno nelle dichiarazioni, pare che il ministro voglia interpretare le veci della Fata turchina, per ragioni umanitarie dice, e ciò contro le leggi e a carico dei soliti contribuenti. È così che s’incentivano i burattini a fidarsi degli imbroglioni.

13 commenti:

  1. Hai ragione. Se interverranno, più che per ragioni umanitarie sarà ancora per ragioni bancarie, per salvaguardare cioè le future vendite obbligazionarie e pure per impedire la fuga degli attuali obbligazionisti. In questa direzione vanno i richiami dell'interassato proprietario di Mediolanum. E sai una cosa? In linea di principio, potrebbero anche farlo sto intervento umanitario ma ad una condizione: farsi dare l'elenco dettagliato di tutti i titolari di obbligazioni che hanno fatto in tempo a vendere prima del crac (in buona sostanza: tutti i milionari che sono stati avvertiti). Giusto per prendere a modello i figli di puttana.

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    1. credo che i governi le a banca d'italia abbiano molte responsabilità in ciò che è accaduto e che non è stato affatto cosa improvvisa. quindi i figli di puttana si sono sfilati da molto tempo. mi pare anche, ma forse tu me lo potrai confermare, che l'articolo 47 della costituzione non sia stato abrogato o modificato:

      La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.

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  2. "umanitario" è solo un utile artificio retorico perchè in sede UE non possano contestarlo come aiuto di stato al sistema bancario italiano che in questi giorni, a causa della misera fine dei bond subordinati, è sotto pressione in borsa

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    1. l'unico atto umanitario che conosco è quello di farla finita con questo sistema

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  3. tanto per cominciare un marxista non tiene i soldi in banca.

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    1. apprezzo la battuta (o il rilievo), tuttavia ricordo:
      1. mai detto che tengo i "soldi" in banca; solo mareghi seppelliti in giardino.
      2. Marx speculava in borsa di quando in quando;
      3. è noto che i marxisti predicano bene e razzolano male.

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    2. sei un grande.
      1. il marxista non ha giardino.
      2. speculare è altra cosa che tenere i soldi in banca.
      3. più che razzolare male, razzolare ghiande (anche senza giardino). ciao.

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    3. Questa non la sapevo (non che io sappia tantissimo per carità).
      Mi riferisco al fatto che di tanto in tanto Marx speculava in borsa. Battuta o verità?

      Grazie per aver messo a posto il tasto...cerca.
      Noto che sta funzionando.

      Saluti

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    4. ricordo una sua lettera (di Marx) in cui racconta ad Engels che aveva investito qualche sterlina su delle azioni. Va ricordato che la famiglia Marx sopravviveva grazie all'aiuto di Engels (industriale di Manchester) in condizioni non proprio agiate e attraversò lunghi periodi della più nera miseria. Straziante il racconto sulla morte del figlio minore, Guido, nell'indigenza più assoluta.
      Sì, il "cerca" funziona. Ho detto una preghiera alla madonna.

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  4. rivendico al marxista il diritto di speculare in borsa, sennò a che serve rompersi le palle a capire il Capitale

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  5. "Anche in quei casi in cui l'obbligazione - il titolo di credito - non rappresenta, come si verifica per il debito pubblico, un capitale puramente illusorio, il valore-capitale di questo titolo è puramente illusorio".

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  6. "Poi mettiamoci pure la facilità con cui spesso la gente appone i propri svolazzi su contratti di ogni tipo senza leggerli e comprenderne i termini."
    Mi chiedo come si possa pensare che ottantenni e novantenni o gente con una scolarità medio-bassa, se non bassissima possa oggettivamente districarsi in mezzo alle labirintiche scartoffie contrattuali degli istituti bancari. In questo caso il rapporto personale e fiduciario tra agenzia e correntista è stato spesso l'elemento portante. Ed è un dato, a mio parere, comprensibilissimo. E insieme tragico visti i recenti sviluppi. E' il sistema che è putrescente (e quello italiano particolarmente da ciò che emerge in questi giorni).

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