lunedì 14 dicembre 2015

Ancora su Pinocchio


Per fatto personale riprendo brevemente sulla vicenda del povero signor Luigino suicidatosi, pare, per motivi connessi al fallimento della nota banca.

Posto che questo caso merita di essere affrontato nella sua singolarità ed esaminato secondo principi di umana comprensione, ho tuttavia preso spunto da esso per esporre sulle generali un giudizio sul comportamento che si dovrebbe tenere quando si firma un contratto, ossia quello della diligenza del buon padre di famiglia, come dice il codice civile, cioè quello tipico dell’uomo medio.

Sennonché in un blog in cui viene esaminato il caso e tra l’altro citato Pinocchio, il Gatto e la Volpe, le famigerate monete e il campo dei miracoli, viene detto in tono polemico:

«In questo caso ovviamente la colpa è sempre se solo di chi travestito da pollo ha sottoscritto un prodotto finanziario semplice con allegate ben 245 pagine di bugiardino, giusto per usare l’ironia…. 245 pagine di fumetti in legalese, da leggere la sera prima di andare a dormire per un pensionato sono uno scherzo, sostengono alcuni, se non sa leggere nessuno lo obbliga a sottoscrivere una simile operazione».



Il funzionario di banca che ha venduto le obbligazioni sostiene:

«Luigino fu uno dei primi clienti della banca a cui proposi questo investimento, firmò il questionario che sottoponevamo a tutti, nel quale c’era scritto che il rischio era minimo per questo tipo di operazione. In realtà, nelle successive carte che il cliente firmava, era presente la dicitura “alto rischio”, ma quasi nessuno ci faceva caso. Era scritto in un carteggio di 60 fogli.»

Da notare che non si tratta di centinaia di pagine da sottoscrivere, ossia dell’intero prospetto informativo depositato alla Consob, ma di alcune decine di pagine che formano il contratto vero e proprio. Maledettamente troppe senz’altro, ma non impossibili da leggere. E quel “quasi nessuno ci faceva caso” implica che vi fu invece chi notò che in quelle carte era presente la dicitura “alto rischio”. E probabilmente senza perdere il sonno, forse semplicemente subodorando il rischio su obbligazioni bancarie che promettono il sette per cento d’interesse!

Quando s’investono i risparmi di una vita, senza peraltro diversificare il portafoglio, oppure quando si procede ad un acquisto importante, come per esempio un immobile, la diligenza impone di leggere le carte che si vanno a firmare. Oppure di avvalersi di un professionista terzo di propria fiducia.

Ciò, sia ben chiaro e come detto chiaramente nel mio post, non esenta da rischi, sempre impliciti nella stipula di un qualsiasi contratto, e però la conoscenza dei termini del contratto che si va a sottoscrivere, poche o tante che siano le pagine che lo costituiscono, senz’altro riduce il rischio rispetto a chi firma ignorando completamente.

Scrive poi il simpatico blogger:

«Sto pensando ai milioni di fessi che hanno comprato una Volkswagen, Audi o Porsche che prima di acquistarla non si sono letti come funzionano le emissioni C02 o a tutti quelli che vanno sotto i ferri del chirurgo e ci restano per sempre. La colpa è loro perché prima di fare l’intervento dovevano studiare medicina, anche se non capivano nulla, mica erano obbligati a farsi operare suvvia».

Replicare in dettaglio a un simile raglio non è utile; ci si sente scoraggiati nel contestare la puerilità degli accostamenti. E poi, se non altro per amor proprio, è necessario conservare un certo grado di qualità in ciò che si dice e aderire alla logica, ancorché semplice.


Siamo fatti tutti per morire nel tempo, pedine di un gioco giocato da altri, e però in un’epoca così singolare e disordinata rivendico di non avere somiglianza alcuna con questa gente che sragiona per tesi precostituite.

8 commenti:

  1. Quello che fanno le banche è una truffa. Esercitata con la consapevolezza di truffare. Se poi sia più colpevole il truffato (per non aver esercitato il buon senso cioè la diligenza del buon padre di famiglia) o il truffatore è questione di lana caprina.
    Secondo il mio buon senso chi vende lo scioglipancia come vanna marchi dovrebbe essere arrestato. Subito. Non dopo anni. Come chi fa le carte in TV o vende i numeri al lotto. Quelle sono TV da chiudere. Come i giornalisti che dicendo falsità truffano i propri lettori o i politici che ingannano i propri elettori. Dovrebbero marcire in galera o obbligati a raccogliere pomodori o arance 12 ore al giorno. Oltre all'interdizione perpetua da ogni altra attività.
    O ingaggiare l'isis e fargli tagliare la testa.
    Il commercio è una truffa per antonomasia.
    E le truffe dell'olio extra vergine? E le etichette dei prodotti senza indicazioni significative? E la mozzarella di bufala fatta con il latte in polvere? A Napoli si vendono le sigarette di contrabbando per strada avanti a tutti con l'applauso dei finanzieri. E gli spacciatori vendono droga come le bancarelle vendono borse e cappellini falsi. C'è talmente tanta corruzione e concussione che delinquere, come fanno le banche, passa quasi come un'opera pia e misericordiosa.
    È sempre la sindrome di Stoccolma a prevalere. Fa parte del dna dello schiavo. È programmato così.
    La vittima si innamora sempre del proprio aguzzino. Come lo schiavo del proprio padrone.
    Siamo OGM. Organismi geneticamente modificati.
    Siamo macchine. Robot. Automatismi. Che eseguono un software.

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    1. se siamo ogm perché ciò che accade a napoli e nelle forme in cui accade non ha riscontro a firenze, verona, torino, ecc? forse la questione è un po' più complessa da come la pone lei

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    2. Essere OGM a Napoli, Torino o in Papuasia non fa differenza. È un concetto riguardante la natura dell'uomo che non mostra alcuna capacità sostanziale di reazione ai soprusi denotando forti analogie con macchine che ripetono un'azione all'infinito. OGM poiché secondo alcune teorie (in antitesi a Darwin) saremmo "scimmie" modificate geneticamente da esseri provenienti da altri pianeti. Modificate quel tanto che basta per capire ed eseguire i loro ordini.

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  2. ci si illude di aver un qualche tipo di controllo per lo meno nel campo dell' essenziale ed invece il massimo della discrezione possibile, per tutti, riguarda il colore delle tende del soggiorno.

    da blogger evito accuratamente di scendere dal politico al privato però sta storia del pensionato fa' acqua da tutte le parti: tutti sanno che vivono in un mondo di squali, si cerca di essere predatore e non preda, la finanza non fa eccezione ma ancora meno è l'eccezione.

    non mi spiace che alla piccola borghesia italiana manchino le rendite (fondiarie, immobiliari e finanziarie di preferenza), i rendimenti a bassa rischiosità che allo stato attuale rendono zero -o ci rimetti l'imposta di bollo. forse alla lunga avremo meno mentalità rentier, diffusa ovunque ma soprattutto in provincia.

    da osservatore non-partecipante della politica borghese non vedo male questo periodo in cui la differenza tra risparmio e investimento è scomparsa. Il Capitale è una mina vagante e sarebbe ora che la Bella Addormentata Italia -e un pò tutta l'Europa con la puzza sotto il naso- se ne rendano conto!

    ora copio incollo le parole di uno che di finanza ci vive, tanto per dire che la consapevolezza, riguardo lo spirito del tempo, a volte è maggiore in chi nel cuore del Capitale finanziarizzato ci abita non per caso ma sapendo di abitarci:

    la Liquidità sul mercato è immensa ed in cerca di rendimento: l'azione delle banche centrali rimane tesa a supportare la grande giostra. Nessun paese, neanche gli USA, è in grado ancora di farne a meno... ed il comprare tempo è l'unica cosa che serve alla politica per chiudere il gap suo verso la storia che l'ha abbondamentemente superata.

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    1. mi pare che è poi quello che sostengo anche negli ultimi post: sono falliti, lo sanno e comprano tempo

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  3. a mio avviso le cose andranno per le lunghe proprio per l'intreccio di interessi transnazionali che però prima o poi hanno da scindersi

    quello che invece mi fa' specie è che un trader tiri il filo giusto

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  4. Di questi tempi....

    Di questi tempi,tra le pieghe del Capitale ,circolano molti giustizialisti da strapazzo,denunciano,urlano e ottengono pure dei successi temporanei ,proprio in quegli stessi settori di opinione pubblica,che non leggono le 16o pagine di un contratto.. (per la verita'non lo faccio neppure io,ma faccio pochi contratti..per la tendenza generale sarebbe quella di mettere i dane'nel materasso ,visto che i rendimenti di un cc bancario sono sotto lo zero,ovvero si paga la fatica di gestire i soldi degli altri..per cui sottoscrivere obbligazioni che promettono il 7% di rendimento equivale ad un suicidio.

    Finita l'era del bot facile al 5% ,con cui sii incrementava il debito sovrano,tanto nessuno sapeva cosa fosse...si puo'dire che il tempo degli orologi a cucu',non torna piu'.
    Eppure se si dicono queste cose nei bar,ti guardano come un alieno,gli stessi urlatori,giustizialisti.
    Mai che questi signori urlino che il sistema ,come ampiamente dimostrato in questo blog e' decotto.
    Sono complici e il loro ululare alla luna fa parte anch'esso del PRENDERE TEMPO.

    Caino
    (CHE sa che deve morire,pure lui..prima o poi)

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