Pensavamo che la nascita d’Israele avrebbe lavato via la nostra colpa. Era facilmente prevedibile che il sionismo avrebbe trasformato i palestinesi nelle sue vittime e la Palestina in un territorio da colonizzare integralmente. Gli ebrei non hanno mai considerato la popolazione araba come abitante di quella terra, nonostante vi avesse vissuto per così tanto tempo. Come potrebbero gli ebrei vivere il mito della loro origine, sentirsi definitivamente a casa loro quando la popolazione palestinese sfollata e colonizzata vive tra loro o ai loro confini immediati, manifestando costantemente la sua presenza? Gli ebrei hanno capito che quella terra non sarebbe mai stata veramente loro a causa della presenza di questo popolo. Hanno costruito muri di separazione, recinzioni, filo spinato, posti di blocco, ma era sempre più difficile per loro sentirsi a casa propria. E allora bisognava rimuovere il “problema” alla radice. Spostare, cancellare le tracce e la memoria di coloro che sono stati uccisi e vengono cacciati.
Oggi i sionisti hanno gettato definitivamente la maschera e stanno completando l’opera. Nessun ebreo (non solo i sionisti) potrà più dirsi innocente di fronte ai palestinesi. Nessuno di noi potrà più dirsi innocente di fronte a quanto è accaduto e sta accadendo in Palestina. Non è questione che riguarda la destra e l’estrema destra. Ci siamo dentro tutti, ebrei e non ebrei, di qualunque colore e sfumatura politica. Nessuno di noi può davvero vantare una coscienza pulita, anche quelli che hanno la certezza di essere sempre dalla parte giusta. Complici del massacro di una popolazione inerme. Nel caso non piacesse il termine genocidio, si chiama pulizia etnica. Un massacro annunciato e reiterato in modo meticoloso, cibernetico e freddo. Ci siamo fatti prendere in ostaggio da dei criminali di guerra tra i più turpi, che non rispondono al nome del solo Netanyahu, dei componenti razzisti del suo governo, dei generali e dei soldati dell’esercito con la stella che equivale a una svastica. I loro complici diretti, i loro fornitori di armi, munizioni ed equipaggiamenti, i loro sostenitori ad oltranza sono anche a Washington, Bruxelles, Londra, Parigi, Roma, Berlino, eccetera.
Hanno definitivamente gettato la maschera? Non direi, credo che sia la naturale conseguenza del modo nel quale hanno sempre trattato la popolazione palestinese sin dalla nascita dello Stato di Israele.
RispondiEliminaE se vi siete detti
RispondiEliminanon sta succedendo niente,
prima o poi finirà
e la vita continuerà,
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Esatto. Israele esiste a nostra imperitura vergogna.
RispondiEliminaa quante persone pensi possa interessare? conta quanti sono qui i commenti ...
EliminaPenso, come ho già detto, sia l'ultimo capitolo della storia dello stato sionista in medio oriente. Probabilmente rinascerà un giorno più vicino a noi, allora, forse potrà interessare.
RispondiEliminaNel mondo arabo e mussulmano, si parla solo di questo; Israele deve sparire da quella terra.
Gigi
Il mondo musulmano è fatto di centinaia di milioni di quaqquaraquà. Ci fossero stati i vietnamiti da quelle parti, non si sarebbe realizzata nessuna colonizzazione da parte dei sionisti. I musulmani, guidati nemmeno tanto dietro le quinte dalle satrapie della penisola araba (che hanno ben corrotto noi „occidentali“ con lustrini ed effetti speciali), fanno tanto rumore contro Israele, ma col cavolo che partono per combattere a fianco dei palestinesi. Lo facevano per aggregarsi a bande varie di tagliagole, come quelli al potere a Damasco. Adesso no. Chissà perché?
EliminaQuelli che vedo qui dove abito io si indignano, sventolano bandiere palestinesi, ma le loro preoccupazioni sono soprattutto coprire sempre di più e sempre più precocemente le loro donne, rompere l‘anima con la pretesa di alimenti halal e pork free in ogni angolo di vita pubblica, comprarsi macchinoni nuovi fiammanti, che anche un buon padre di famiglia, con ottimo stipendio e moglie lavoratrice, farebbe fatica solo a prendersi a rate.
So che a sinistra c‘è una certa benevolenza per l‘Islam politico e le sue manifestazioni peggiori, ma francamente, da sinistro, rimango nella mia posizione neutrale sulla questione Gaza.
Che se le levassero i musulmani le castagne dal fuoco.
Noi abbiamo già troppi e gravissimi problemi.
Max