mercoledì 19 giugno 2024

Semplice disgusto

 

Gli imbecilli che incontriamo accendendo la tv hanno commentato, analizzato, soppesato, blaterato e sbraitato sul voto. Produzione di saliva a mezzo di saliva ma il discorso non va mai oltre l’aneddotica. Ignorando di proposito quasi 24 milioni di elettori che hanno scelto di non votare. L’astensionismo è diventato un nuovo triangolo delle Bermuda. Fosse pure l’astensione prevalentemente espressione di un opportunismo di chi immagina di fiutare lo spirito dei tempi. Ma così non è: si tratta di puro e semplice disgusto.

E intanto i fascisti che vestono Armani sono al governo. Ci resteranno e ce la mettono tutta per arrivare a un colpo di Stato in piena legalità. Chi pensa che al referendum perderanno, scommette su un azzardo. Proprio perché non si sono presi la briga di interrogarsi sui quasi 24 milioni di elettori che hanno scelto di non votare. Oppure su quel mezzo milione di voti a Vannacci, pur dopo mesi di discredito mediatico e una Lega in picchiata.

È il modo di vedere di quella che chiamiamo politica, che si dispiega come un teatro d’ombre e non ha alcun legame con le nostre vite. I prossimi mesi e anni saranno sportivi in tutto e per tutto, specie dal lato dell’economia e del debito, sull’orlo di una catastrofe bellica internazionale e possibilmente anche finanziaria. Una classe politica occidentale disposta a rompere il giocattolo con un riflesso infantile: dopo di me, il diluvio. Solo che, a differenza di te, sopravviverò. Così credono.

In Francia non va meglio: no pasaràn, hasta la victoria siempre et bella ciao! Sperando che il collante fatto di sputo regga per tutta la durata di questa breve campagna elettorale. E dopo? La vera questione è l’Eliseo nel 2027. La Francia ha paura, ma di quale Francia parliamo? Largo al tradimento e al cinismo mascherati con i panni del realismo unionista europeo.

3 commenti:

  1. Come dicevano in quell'altro medioevo "mala tempora currunt"
    Pietro

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  2. Eh cara...ci vuole uno stomaco da struzzo per reggere il disgusto.
    L' ipertrofia della comunicazione e la contemporanea impossibilità di dire le cose come stanno generano la produzione sterminata di offensive idiozie.
    Direi che questo è il tratto maggiormente distintivo di questa epoca : coriandoli di fuffa tirati in faccia a piene mani

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