La graduale trasformazione della working class in working poor, per dirla nell’idioma dell’inganno. Si lavora per garantirsi, a fatica, la mera sopravvivenza. Il mondo del lavoro è troppo frammentato per poter semplicemente suddividere le persone in colletti bianchi e colletti blu. I salariati oggi solo raramente lavorano in fabbrica alla catena di montaggio, la maggior parte è impiegata nella cosiddetta economia informale, senza un reddito stabile o regolare, non di rado senza adeguate tutele legali e sociali. Puliscono, portano pacchi su per le scale e biancheria sporca giù per le scale, siedono alla cassa del supermercato o riempiono gli scaffali, installano internet veloce e rispondono al numero verde.
La si sente la “sfortuna” che attualmente colpisce la vita delle persone? Sotto la rabbia, si sente una tristezza abominevole, la disperazione passiva di essere costretti a non amare più niente. Non sanno più, non vivono più, non hanno soldi o troppo pochi. Non sanno per chi votare, perché nessuno presta loro attenzione; e poi alla fine se andranno a votare lo faranno malvolentieri, senza alcuna ideologia, senza illusioni, solo la stanchezza dell’insoddisfazione e dell’infelicità.
Ma la maggioranza ha scelto di non voler più ascoltare il concerto di voci false, ha capito che il voto non paga, che si tratta di una rapina politica. Ha ben chiaro che la sinistra è cianfrusaglia in deliquio e non ha alcuna intenzione di smontare la gigantesca truffa dei contratti, e che la destra, in pieno trionfo ideologico, vuole tagliare le tasse a chi già le evade. Insomma hanno capito che non esiste alcuna via “democratica” che possa cambiare la loro condizione.
Si sostiene che ciò favorisce la destra oltranzista e fascista. Ma anche basta con questi ricatti. Sono decenni che la sinistra fa il gioco dei padroni e dei padroncini. Perché nasca una reale e attiva resistenza contro il sistema si dovrà pagare il conto, questo è evidente. I tempi storici sono difficili da misurare, tantopiù in anticipo, ma viene anche il tempo della sorpresa, quello esplosivo della creazione, cui saremmo costretti dalla forza delle cose.
Questo succede solo a chi lavora, che in Italia è una minoranza della popolazione.
RispondiEliminaOltre a te, chi altri?
Eliminamaggior parte redditi italiani non deriva da lavoro, è il segreto di Pulcinella.
Eliminameglio distinguere fra lavoro produttivo e non produttivo.
In quello produttivo pochi italiani ormai.
Una minoranza della popolazione? E sulla base di quali dati affermi ciò?
EliminaDunque il lavoro di un chirurgo in ospedale pubblico o di un insegnante, pur non essendo un lavoro produttivo in termini di profitto, non è lavoro o cm non è lavoro socialmente utile?
RispondiEliminaAnche il prete è socialmente utile se è per quello. Ma solo lavoro produttivo si sfrutta in termini capitale.
EliminaE pure il ladro che dà lavoro e profitto a chi fabbrica antifurto, a chi costruisce carceri e a chi stampa codici penali. Ma a parte te, chi altro lavora in Italia?
Eliminail ladro come ogni imprenditore fa del furto suo profitto. Solo che lo fa illegalmente.
EliminaTesto bellissimo, grazie Olympe, il tempo della sorpresa, il tempo della creazione, io ci credo, io ho bisogno di crederci, anche per chi ha ormai perso tutte le speranze.
RispondiElimina😉
Elimina"Ha ben chiaro che la sinistra è cianfrusaglia in deliquio e non ha alcuna intenzione di smontare la gigantesca truffa dei contratti"
RispondiEliminaSe non ricordo male è stata proprio la sinistra a crearla quella truffa. Si iniziò con il pacchetto Treu.
Oh, ies
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