Ho prenotato il 18 gennaio, mal me ne incolse. Tra poco partiremo. Piove a dirotto. Stanotte ho immaginato di entrare nella sede de ilmeteo.it con un fucile a pompa, come nei film. Minaccio di ucciderli tutti. In cambio della liberazione degli ostaggi chiedo tre giorni di bel tempo, di sole e cielo senza nubi. Suvvia, solo tre giorni, mi pare uno scambio equo. Lo so, quelli de ilmeteo.it non c’entrano nulla. Ma nemmeno io, salvo questo insano (?) impulso di vendetta contro il cielo e chi ne interpreta gli auspici pluviali. Non si tratta di un posizionamento ideologico, di rivendicare la causa dei più svantaggiati (che ci pensa Mattarella a dire che vanno castigati gli schiavisti), tuttavia invoco il diritto fondamentale al bel tempo, o quantomeno a un clima in linea con la stagione. Dopo la liberazione degli ostaggi, senza aver ottenuto nulla in cambio, ho chiesto ai giudici di riconoscermi le attenuanti climatiche sulle aggravanti criminogene, quindi di farmi trascorrere il resto dei miei giorni in una prigione dove c’è il sole. Il sole a scacchi, d’accordo, ma io adoro il sole e amo gli scacchi. Mi trovavo benissimo, fino al risveglio. Fanc ... .
Dov'è l'acqua? Non piove da settimane. Giovedì si è rotta la condotta che ci porta l'acqua ed è scoppiato il panico: Il sindaco ha vietato l'ingresso ai turisti. Innaffio le piante la mattina e la sera sono già afflosciate. Nella controra (voi del nord sapete che cosa è?) non riesco a dormire sull'amaca perché le cicale fanno un fracasso assordante. Per uscire in auto bisogna accendere il condizionatore mezz'ora prima. Le lucertole si mangiano pure i gelsi, i pomodori ancora non sono maturi e neanche le melanzane. Insomma una vita infernale. Se non fosse per l'arrivo qui di Chiara Ferragni me ne andrei una settimana al Danieli, sempre che ci sia una suite disponibile.
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