Tempo fa un lettore mi chiedeva di stare “sul pezzo”. Ma come si fa in questa situazione? Ho il cuore debole e l’animo delicato, io. Che cos’altro si può dire di peggiorativo su questo governo osceno che già non si potesse addebitare a quelli precedenti? Che sono fascisti, ma questo già si sapeva pur facendo finta di niente. O che dire di tutte le furfanterie che si combinano tra Washington, Bruxelles, Berlino, Parigi, Tokyo, Tel-Aviv, Kiev, Teheran, Mosca, Pechino e Trebaseleghe?
Con questo freddo che m’impedisce la passeggiata devo pur ciabattare sulla tastiera. Quindi meglio parlare di “quantistica”, oppure buttarla in religione e Madonne, come fa il dottor Benigni.
I preti sono disperati: nessuno crede più alle loro stronzate. E chi lo fa, è per meglio servire i propri interessi. Per Benigni il passaggio da Berlinguer alla Vergine Maria è stato facile, del tutto naturale. Del resto anche Dante era cattolico. Se di destra o di sinistra sarà sempre tema di inesausta diatriba.
In Europa abbiamo dimenticato cosa vuol dire vivere sotto il giogo delle leggi religiose, ma tendiamo anche a dimenticare che alcuni paesi, come l’Italia, non sono affatto laici, sebbene siano secolarizzati nei fatti. Proprio ieri pomeriggio, ascoltando una telefonata in vivavoce, vengo a conoscenza di cose che mi riguardano, anche se risapute ad vomitum.
Una mia parente è stata esclusa, con un pretesto, dalle elezioni del consiglio pastorale della parrocchia perché, appunto, mia parente (i parenti in genere non si scelgono). Temono forse che possa scatenare una jacquerie parrocchiale? No, semplicemente loro non possono avere rapporti con una parente del demonio! Non frega un cazzo a me, però il clima è questo. Per qualche istante, quando capita, vorrei disperatamente prenderli a calci in bocca questi infami ogni volta che aprono il culo per sparlare.
Questi cialtroni ci permettono di ricordare come la Chiesa cattolica sia, come tutte le religioni, reazionaria, oscurantista e totalitaria. Ciò che percepiamo come eccessi, posizioni scandalose e arcaiche difese di pochi estremisti di retroguardia, sono in realtà gli elementi di un programma politico ancora in vigore (l’anticomunismo in primis), e che tale resterà per i secoli a venire, così sia. Quello di un’istituzione che ci racconta favole da più di duemila anni e ha un solo obiettivo: stabilire regole immutabili – la parola divina è eterna, come lo sono i suoi dogmi – per esercitare un potere il più assoluto possibile sulla società che intende controllare.
Poiché le società occidentali hanno potuto, grazie ai filosofi dell’Illuminismo che diffusero le loro idee in (quasi) tutta Europa (in realtà la prorompente borghesia), e soprattutto attraverso le idee e le lotte dell’antagonismo sociale, liberarsi, in varia misura, dal peso delle religioni, noi tendiamo a immaginare che il cristianesimo sia definitivamente secolarizzato. Ma non si è mai arreso e non si arrenderà mai, anche se sembra impallidire di fronte a un islam aggressivo che sta conquistando il pianeta. La risposta della Chiesa ai tiepidi sviluppi scaturiti dal Concilio Vaticano II, aperto da Roncalli e concluso da Montini, è stata l’elezione di un reazionario come Wojtyla, fiero e combattivo, culo e camicia con l’Opus Dei; quindi gli successe il Pastore Tedesco, tutta dottrina e copertura pedofila.
Oggi, nel contesto di un pontificato percepito da molti come progressista, certe posizioni che contestano Bergoglio possono apparire anacronistiche (ho già scritto giorni fa che non c’è nulla di così anacronistico che non possa ripetersi). L’anacronismo è invece papa Francesco e le sue presunte “riforme”, gesuitiche, che, appena passerà anche lui ad patres, saranno sepolte con i suoi pochi vani e molto laterali tentativi di “modernizzare” una religione che, in sostanza, si è sempre rifiutata di farlo. E vedremo chi gli succederà con questi chiari di luna!