Siete per la procreazione post mortem? Se è così, siete moderni; altrimenti siete dei vecchi idioti. Lasciate che i vostri figli giochino sui loro tablet e smartphone fino alle 3 del mattino? Se è così, siete al passo con i tempi; altrimenti siete dei retrogradi. Sei favorevole a che Indiana Jones venga interpretato da una donna? Se è così, sei moderno; altrimenti sei un vecchio stupido. Siete favorevoli alla sostituzione del vostro medico di famiglia con le consultazioni su Internet? Se è così, siete moderni; altrimenti non capite un cazzo.
Queste domande, che apparentemente non legano tra loro, hanno tuttavia una cosa in comune, quella di mettere in discussione la nostra visione della modernità, o almeno quella che ci viene presentata come tale. Esempi banali, che però rappresentano ciò che ci angustia e che trova una facile sponda politica nella destra, che su queste cose ci sguazza.
Le nostre risposte (in pubblico) a queste domande sono in realtà influenzate dal nostro segreto desiderio di non sembrare degli sviati. Per evitare di essere definiti vecchi tromboni reazionari, siamo incoraggiati ad esprimere l’opinione più moderna e progressista possibile, quando in realtà vorremmo gridare tutta la nostra rabbia contro questa cianfrusaglia.
Non è quasi più possibile, per esempio, vedere un film che non rappresenti supereroi di tutte le identità, bianchi, neri, gialli, etero, LGBT+++, ognuno più stupido dell’altro. Cureremo il nostro cancro all’utero o alla prostata con tutorial fantastici e le edicole si trasformeranno in negozi di semi biologici. I ragazzi prenderanno tutti la maturità a 15 anni per evitare, poverini, un esaurimento nervoso e una psicanalisi trentennale.
Abbiamo il diritto di prendere l’aereo per andare in vacanza a Bali a patto di piantare tre gerani sul nostro balcone per compensare l’impronta di carbonio, salvo andare in pensione a 75 anni con 500 g di microparticelle di plastica nel corpo e mezzo litro di pesticidi nei testicoli. Tutti i leader del mondo saranno donne divorziate con tatuaggi sulle braccia o dove piace di più, e solo gli omosessuali potranno sostenere la propria squadra sugli spalti degli stadi di calcio con striscioni iper rispettosi degli altri. La modernità 4.0 ci ha raggiunto. Non abbiamo più alcuna scusa per voler rimanere dei vecchi sciocchi.
Provate a parlarne con gente che la pensa come Elena Schlein, che si fa chiamare Elly. O con la signora Cortellesi, che, montata sulla panca, psicanalizza Biancaneve e i suoi nani. Questo approccio alla contemporaneità è incarnato da quella che passa per essere la sinistra. Come meravigliarci, per contro, che degli analfabeti reazionari vendano un libro a decine di migliaia di copie prendendo a pretesto il disgusto per la spazzatura avvallata della sinistra? Torno a ripetere (sempre per ciò che vale): il problema, in radice, non è la destra.
Sto leggendo il libro della Wagenknecht, "Contro la sinistra neoliberale". Traduttori incapaci, purtroppo, specie quando si addentrano nella selva dei termini con radice "liber". Un gran casino, fra liberalismo, liberismo, liberal, cui si può liberamente applicare, all'occorrenza, il prefisso "neo". Pazienza, vado avanti. Sono solo a pagina 80, ma un'idea me la sono già fatta.
RispondiEliminafame savere, plis
Eliminahttp://tinyurl.com/3jkf7ktj
RispondiEliminaOh , il primo paragrafo mi fa letteralmente morire.
RispondiEliminaPoi anche il resto si mantiene.
Siamo vecchi madame, vecchi dentro.
Ma rincoglioniti ancora no. La crosta ci protegge.
Pienamente d'accordo. I diritti dei lavoratori hanno completamente lasciato spazio ad altri valori, meno offensivi per gli interessi del capitalismo. Più difficili da comunicare e far accettare al proletariato (più sottoproletariato, ormai), che come conseguenza finisce per votare altri.
RispondiEliminaO non votare
EliminaVeramente i miei figli sono molto vicini alla cinquantina, per cui interferisco poco sui loro ritmi notturni pur essendo un vecchio trombone, anzi un basso tuba. In compenso le nipoti dormono e, spero per loro, daranno un contributo a risollevare la sinistra dalla sindrome medioevale totalitaria nella quale è scivolata. Da qui può soltanto migliorare. Siamo stati stupidi nel lasciare la guida ai peggiori.
RispondiEliminaCari saluti, Morvan.
Purtroppo per i nostri figli e nipoti temo il peggio debba ancora venire. Un abbraccio
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