sabato 25 maggio 2019

Il listino Calenda


Calenda Carlo un “nemico”? Per carità, sarebbe troppo onore per lui. È così involontariamente simpatico e sta benissimo con la lista del Pd. L’hanno piazzato nella circoscrizione Nord-Est sperando peschi qualche voto nel centrodestra.  L'uomo più adatto, messo nel posto giusto e nel momento più opportuno.

Cacciari non lo voterà? Ha detto che voterà Pd con preferenza ad altri due candidati. Uno è probabilmente Roberto Battiston, grande esperto di raggi cosmici, l’altra è sicuramente Laura Puppato, che se non eletta, com’è avvenuto la volta scorsa, favorirà l’elezione di Calenda capolista. Sono contenti così. Ringrazino babau Salvini che porterà un po’ di voti "antifascisti".

Nella lista Pd per le europee della circoscrizione Nord-Est sono quasi tutti ex ministri, sottosegretari, consiglieri regionali, sindaci, presidenti di provincia. Carrieristi, come Furio Honsell, consigliere regionale, o Achille Variati, già sindaco di Vicenza, semplicemente improponibile e non solo perché già DC e Margherita. Paolo De Castro, un tecnocrate, già con D’Alema e prima ancora nelle file del Partito Liberale Italiano. Elisabetta Gualmini? “La testa del Catteneo, guidata dalla politologa Elisabetta Gualmini, è con Renzi”. E così anche Isabella De Monte “da sempre vicina all’area politica di Matteo Renzi”. Francesca Puglisi, altra renziana. C’è anche, per non farsi mancare nulla, l’ex ministro Kashetu Kyenge, detta Cécile, che nel Triveneto spopolerà di sicuro. Maria Cecilia Guerra è stata al governo con Monti e Letta, poi è uscita dal Pd andando con Liberi e Uguali, quindi torna a candidarsi col Pd. Una quaglia. Di Alessandra Moretti non si può dire nulla che non sia già stato detto o pensato.

Nella lista del “nuovo” Pd, che dovrebbe guardare al “sociale”, non c’è un solo operaio, un artigiano, un lavoratore dei servizi, una partita Iva oppure foss’anche un qualsiasi pendolare trenitalia. Il più “proletario” sembra essere un insegnante di liceo, tale Antonio Silvio Calò, originario di Barletta, il quale ha dichiarato: «Voglio dare vita ad un’Europa che sia un porto aperto». Vuoi non candidare nel Triveneto un battutista così? Farà il pieno, ma non di voti. Come il Pd.

5 commenti:

  1. "non c’è un solo operaio, un artigiano, un lavoratore dei servizi, una partita Iva oppure foss’anche un qualsiasi pendolare trenitalia". Chi sono costoro?

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    1. Coloro che non potranno mai sentirsi rappresentati politicamente da un partito come il Pd.

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    2. e gli altri, quelli di "sinistra", fanno tenerezza (mettiamola soft)

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  2. "Nella lista del “nuovo” Pd, che dovrebbe guardare al “sociale”, non c’è un solo operaio, un artigiano, un lavoratore dei servizi, una partita Iva oppure foss’anche un qualsiasi pendolare trenitalia. Il più “proletario” sembra essere un insegnante di liceo, tale Antonio Silvio Calò, originario di Barletta, il quale ha dichiarato: «Voglio dare vita ad un’Europa che sia un porto aperto»."

    E anche se ci fosse? Una volta eletto, diventerebbe un parvenu!

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    1. sì, vero, ma mi pare che lei non abbia còlto il senso della frase, vale a dire l'aggettivo qualificativo "sociale"

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