Secondo il World Happiness Report 2017, pubblicato
dalla Sustainable Development Solutions Network, il paese più “felice” del
mondo sarebbe la Norvegia, seguito da Danimarca, Islanda, Svizzera, Finlandia,
Paesi Bassi, Canada, Nuova Zelanda, Australia e Svezia. L’Italia solo al 48°
posto, dopo l’Uzbekistan.
Stravaganti queste classifiche che non tengono conto,
tra l’altro, della classe sociale di appartenenza. Vivere ad Harlem oppure in
un attico con vista su Central Park non dovrebbe essere la stessa cosa dal
punto di vista del cosiddetto benessere. Come si possa poi dirsi felici di
vivere in paesi dov’è buio per almeno sei mesi l’anno è cosa che non posso
comprendere. Ma è un mio limite. E a proposito di Danimarca, al primo posto nel
report 2016, e ora seconda nel 2017, mi chiedo se la Groenlandia faccia ancora
parte del regno di Danimarca. Infatti, la Groenlandia registra il più alto
tasso mondiale di suicidi, e la Danimarca ha un tasso di
suicidi doppio rispetto all’Italia. La Finlandia e l’Austria hanno un tasso quasi
triplo. Dettagli d’infelicità.
L’isola più felice del mondo però è quella descritta nell’editoriale di ieri di Paolo Mieli sul Corriere. E non solo per il clima e
il cibo.
sembrerebbe che i disadattati siano una specie in via di estinzione. ciao buongiorno
RispondiEliminaun mondo dominato dalla schiavitù e dalla legge del più forte non può avere alcuna pretesa, tantomeno quella di essere un mondo più giusto e più felice. ciao
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