lunedì 30 gennaio 2017

Sempre meno di quelli presenti oggi



Da qualche anno, sulla terza pagina del Domenicale del Sole 24ore, compare una rubrichetta, un corsivo dal titolo eloquente: Il graffio. Ormai, e non di rado, è una delle poche cose che vale la pena di leggere. Questa settimana dà conto di che cosa è capitato al romanzo di Amanda Vaill, Hotel Florida. Amanda Vaill, non una di primo pelo, ha frequentato Harvard, è scrittrice ed editrice statunitense, nonché impegnata a fare anche tante altre cose di “successo”. Vengo al dunque. Nel suo romanzo, tradotto per Einaudi, si legge, a proposito di Evelyn Waugh, che si tratta di “una romanziera cattolica e conservatrice”. Una battuta degna del miglior Woody Allen.  Evidentemente ciò chiama in causa tutta la catena editoriale dell’Einaudi, dal traduttore al fattorino. È uno dei tanti segni non benigni del nostro tempo.

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Passo ad altre amenità (ma non tanto). Pare che questo nostro ineffabile paese non abbia altro di cui occuparsi e preoccuparsi se non di elezioni e di leggi elettorali. Perché non affidarsi al sorteggio per determinare quelli che avranno la responsabilità di scegliere i componenti del governo e di scrivere le leggi? Si darebbe in tal modo piena attuazione a un certo articolo costituzionale che dice: “senza vincolo di mandato”. Si faceva in Atene classica, dove il sorteggio riguardava anche i poteri esecutivo e giudiziario. Nella Serenissima repubblica c’era il sistema delle ballotte, a Firenze e in altre città, il metodo dell’imborsazione, laddove i nomi venivano estratti, appunto, da delle borse. Il caso di brogli non era infrequente a Firenze, e i Medici ne erano maestri, e tuttavia oggi abbiamo il vantaggio della tecnologia moderna che se gestita correttamente dovrebbe evitare questi rischi.

Ad essere sorteggiati sarebbero tutti i cittadini italiani a partire dai 25enni per la Camera e dai 40enni per il Senato. Dal sorteggio sarebbero eliminati coloro che hanno subito una condanna o avevano già esercitato il mandato, oppure, a sorteggio avvenuto, per richiesta degli interessati per comprovati e serissimi motivi (il rimpiazzo avverrebbe sempre per sorteggio). Mandato unico per consentire una rapida rotazione e organizzati in modo che a metà legislatura vi sia il ricambio del 50 per cento dell’assemblea (in tal modo, solo per la prima legislatura e per il 50 per cento dei rappresentanti – anche in tal caso per estrazione – il mandato durerebbe solo la metà). Dopo la prima legislatura, il sistema sarebbe rodato e stabile.


Si potrebbe obiettare che con questo sistema ad estrazione c’è il rischio di vedere in Parlamento e poi al governo non solo le proverbiali massaie pavesi nutrite di buon senso, ma anche degli imbecilli e degli incapaci, e dei poco di buono, vale a dire ladri, corrotti, mafiosi, malavitosi vari, nonché avvocati e giudici, lobbisti e trafficanti, banchieri e fancazzisti. Credo non sia difficile rispondere a una tale obiezione e senza lunghi giri di parole: statisticamente saranno sempre meno di quelli presenti oggi sulla scena politica e istituzionale. E già questo sarebbe un primo vantaggio.

7 commenti:

  1. Andrà piuttosto incolpato il traduttore della Veill. In inglese, c'è una sola parola per romanziere e romanziera.

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    1. hai perfettamente ragione, infatti nell'originale:

      Robert Capa was at the Hotel Florida and prowling the streets with with his camera, and Claud Cockburn, a lanky Englishman with long, slightly receding dark hair – who was a cousin of the Catholic and conservative novelist Evelyn Waugh but wrote (as Frank Pitcairn) for London's Daily Worker ...

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  2. Continuando sull'onda dell'ironia (ma non troppo) leggiamo un po' come la realtà smaschera l'ideologia del meraviglioso mondo di Zuckerberg in cui "Instead of building walls, we can be building bridges" :

    'Furious' native Hawaiians to protest wall at Zuckerberg estate
    https://www.rt.com/business/375272-hawaii-protest-wall-mark-zuckerberg/

    e adesso postatela un po' su facebook.

    Ciao.g

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    1. ognuno ha i suoi muri o quantomeno una siepe

      forse gli "indiani" divenuti a forza americani, anche sulla base dei trattati firmati dai "bianchi", qualcosa da recriminare .....

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  3. Lola chiameremo Andrea "!

    caino

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  4. Questa sì che sarebbe una lotteria seria, altro che Gratta e Vinci.

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