mercoledì 22 agosto 2012

L'altra scoperta

La verità è di tutti i momenti

Di questi giorni, 520 anni or sono, Cristoforo Colombo e la sua flotta si trovavano ancora alle Canarie, poiché il giorno 6 agosto si ruppe il timone della Pinta. Infatti l’11 erano riusciti a prendere terra nella Gran Canaria e poi alla Gomera, dove la spedizione si trattenne fino al 6 di settembre, senza trovare una caravella da sostituire e quindi accomodando al meglio la Pinta, sulla quale viaggiava il Martín Alonso Pinzón (che morirà poche settimane dopo il ritorno, forse a causa del primo caso di sifilide). Alla Gomera Colombo raccolse ancora un indizio sulle terre transoceaniche: persone degne di fede gli narrarono che ogni anno, a ponente di quelle isole, note fin dall’antichità, si scorgeva il profilo di terre lontane. Malsicuro indizio che riposava su effetti passeggeri di luce.

Ad ogni buon conto, si sapeva da sempre che la Terra era tonda ed Eratostene ne aveva misurata con scarso margine d’errore la circonferenza. E se il pianeta era tondo, circumnavigandolo da ponente, vi si doveva incontrare l’Asia. Su questo non v’erano dubbi. Il problema restava quanto tempo si dovesse navigare in quel mare tremendamente incognito e leggendario prima di toccare terra. Anche la Chiesa, ovviamente, non aveva nulla da obiettare su un fatto così pacifico. Infatti, è possibile ipotizzare che non fu Isabella di Castiglia, come creduto, a finanziare la spedizione ma il papa Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo, genovese.

Ma andiamo ai fatti certi: il 12 settembre, in navigazione, tra una manciata d’erba raccolta in mare, si trovò un granchio vivo, crostacei che non s’incontrano mai a più di 80 leghe al largo. La cosa non poté che rallegrare. Durante la traversata, Colombo fece un’altra scoperta, questa sì sconcertante, autentica e documentata, e che avrebbe avuto un ruolo non secondario nella successiva determinazione della spartizione del mondo.

A questo punto del post non so se continuare o chiudere e poi scrivere d’altro. Se continuo dovrò recuperare vecchi appunti, spero conservati da qualche parte, ma non so dove. Vedrò se indagare, per ora devo fare un po’ di spesa.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. non so, vedremo, mi pare non vi sia interesse.
      sai, mi pagano secondo i dati auditel
      ecco potrei intanto scrivere, seriamente, un post sul perché non c'è interesse per certe cose (molte) e invece c'è per altre (poche e solite)
      vedremo stasera o domani come gira
      ciao

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  2. L'interesse per certe cose è come il capitale: va dove c'è profitto. In ogni caso, con questo caldo, un racconto che sa di mare aiuta. Se ne scaturisce un'utile (morale) meglio.
    Conscrit

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