Al mistero dei cerchi nei campi di grano non ci crede più nessuno, tanto è vero che delle opere simili in scala saranno esposte – secondo Philippe Daverio – nel padiglione italiano alla prossima Biennale assieme a una retrospettiva di buchi di Lucio Fontana. Anche gli Ufo ormai sono screditati come oggetti alieni (quelli locali sono noti), perciò non resta che raschiare i fondali marini, una miniera di misteri, come la civiltà scomparsa della quale ha riferito il Corriere della sera tempo fa.
La Stampa non poteva essere da meno (in attesa di Repubblica, mentre The Telegraph segnala serioso un Ufo nel cielo delle olimpiadi: troppo lento per essere Bolt), ed ecco un articolo sull’ultimo mistero, quello della stranissima “cosa” individuata sul fondo del Mar Baltico. La “scoperta” risale almeno a un anno fa e la “notizia” ha già provocato 200mila mail arrivate al team dei furbastri “esploratori”. Oltre un mese fa un sito che si chiama Ufoonline (un blog su piattaforma di Science) scriveva: Ufo nel Mar Baltico, la certezza della truffa sembra vicina. E se lo dicono gli ufologi c’è da crederci.
Suggerisco si tratti di un nascondiglio sottomarino di Hitler dopo la sua fuga da Berlino. Non credo che questa ipotesi sia più fantasiosa di altre.
Il Mar Baltico è letteralmente un tesoro per i ricercatori, appassionati, curiosi e truffatori. I bassi livelli di salinità del mare contribuiscono a preservare gli oggetti che si depositano sul fondo. Sappiamo che circa 20.000 oggetti, soprattutto relitti e oggetti inabissati nei naufragi, giacciono in quei fondali, una stima per difetto poiché potrebbero anche essere il triplo, o addirittura 100mila.
Di questi tempi gli unici oggetti volanti degni di nota, oltre alle fastidiosissime zanzare, sono i paduli d'agosto.
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