mercoledì 4 gennaio 2012

Rimuovere l'immagine



L’11 dicembre scrivevo:

Ci sono voluti cento anni perché in Italia le ferrovie abolissero ufficialmente la terza classe. La numerazione romana fu solo diminuita da III a II, ma in realtà le stesse carrozze ferroviarie rimasero in servizio ancora per decenni. Una riforma grafica, in perfetto stile italico. Dopo un altro mezzo secolo, la terza classe è stata reintrodotta. Per dar lustro alla novità, trenitalia ha pensato bene di stampare un voluminoso fascicolo patinato per dire che le classi (dette livelli, per carità) in certi treni sono diventate addirittura quattro: executive, business, premium, standard.

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Sembra che della cosa si sia accorto anche il Corriere della sera (qualcuno sospetta per fare un favore a Della Valle) e che qualcun altro se ne faccia addirittura merito quale anticipatore. Vorrei comunque segnalare che le quattro classi chiamate, con un residuo pudore mistificante, livelli, restano. Occupiamoci, a proposito di immigrati, di quelli rinchiusi nei CIE piuttosto che delle foto pubblicitarie di coloro che, per questioni di censo e non di pelle, viaggerebbero in standard class.

Non ci si rende nemmeno conto del livello di razzismo raggiunto in Italia e del più becero e strisciante classismo. Ecco uno scampolo del binomio contenuto nella “replica” di Trenitalia:

«È anche falso il fatto che per gli altri livelli di servizio siano state scelte solo persone "bianche". Tra i vari video del nuovo Frecciarossa pubblicati sul sito, infatti, in quello relativo al livello più alto della gamma, l'Executive, si rappresenta una riunione di lavoro nella sala meeting: ebbene tra i vari manager, uno è di colore. Nel video della classe Premium c'è poi una ragazza araba. E ancora, sparsi per i vari livelli ci sono irlandesi, cinesi ecc...».

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Conosco bene il tono con cui la critica laterale pronuncia le sue dichiarazioni di guerra contro le malefatte del sistema, salvo poi usare toni assai più decisi per qualificare gli autori di qualche gesto artistico che trovi la sua plastica e concreta enunciazione nelle vetrine di una banca. Sono quei critici che sanno sempre allungare il vino con l’acqua sporca.

2 commenti:

  1. Gli italiani sono razzisti congeniti, non ne hanno mai fatto mistero pur fingendo di non esserlo. Prima che entrassero gli stranieri il bersaglio preferito per la denigrazione e la declassazione era la gente del Sud. La cosa non è certo migliorata, hanno solo aggiunto un "giocattolo" nuovo da fare a pezzi.
    Nel mio ultimo viaggio oltre Alpi, durante le festività natalizie, ho constatato quanto siamo incivili e gretti nei confronti degli stranieri, che da quelle parti vivono alla pari con la gente del luogo. Italiani, brava gente.

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  2. Mauro Moretti: il dirigente di sinistra piu' amato dalla destra. Ma invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia.
    Conscrit

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