domenica 1 settembre 2013

Che cosa avrebbe detto James Monroe?


Il livello di radiazioni nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi è di 1.800 millisievert per ora. Da notare che 20 millisievert per ora è l’equivalente di 1.000 radiografie in un anno (di norma un individuo è esposto a 3 millisievert di radiazione ambientale in un anno). Nei giorni drammatici del marzo 2011 furono toccate quote superiori a 400 millisievert per ora, all’esterno della centrale, mentre all’interno furono toccati livelli di 800 millisievert. Ciò che scrissi allora nei miei post sull’argomento, sta trovando conferma. Purtroppo non è una soddisfazione.

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Putin ha ridicolizzato Obama chiedendogli di portare all’Onu le prove dell’uso di gas sarin a Damasco per mano dell’esercito regolare siriano, cioè di Assad. Quest’ultimo dovrebbe essere dichiarato il re degli imbecilli se – come sostengono i banditi della Nato – avesse gasato due quartieri di Damasco a pochi passi dalle residenze degli ispettori dell’Onu.

Quella di Obama è ormai una farsa, un gioco scoperto che funziona solo con la connivenza di certi media. E poi, con quale diritto dovrebbe intervenire in Siria, peraltro bypassando l’Onu? E perché il segretario generale dell’Onu non prende una chiara e aperta posizione in merito a tali minacce proferite contro un paese membro e mentre sono in corso ispezioni per verificare la veridicità delle accuse?



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Che cosa avrebbero detto il presidente John Quincy Adams e il suo segretario di stato James Monroe se l’Inghilterra, per la buona causa di liberare gli schiavi, avesse minacciato guerra agli Usa? Che cosa avrebbe detto il presidente Ulysses Simpson Grant se una qualche potenza europea avesse minacciato guerra per il genocidio delle popolazioni autoctone da parte delle bande di assassini, in divisa e no, che agivano sotto copertura di Washington? Quel genocidio è celebrato da Hollywood.
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L’Unione sovietica (o qualsiasi altra potenza) non s’è mai arrogata il diritto d’intervenire in America Latina nei molti casi di patente violazione dei diritti umani durante le famigerate dittature sostenute dagli Usa. Vogliamo ricordare le “utili” stragi del Guatemala, tanto per citare? E che cosa è successo in Indonesia negli anni Sessanta con la copertura americana? Howard Federspiel, allora esperto sull'Indonesia per i servizi del Dipartimento di Stato, disse a tale riguardo: “A nessuno importava che fossero macellati, fintanto che si trattava di comunisti. Nessuno se la prese poi molto”. E il funzionario dello stesso Dipartimento che passava i nomi di migliaia di dirigenti del Partito Comunista all’esercito indonesiano, che li ricercò e li uccise, ebbe a dichiarare: “In tal modo demmo un grosso aiuto all'esercito. Probabilmente hanno ucciso molta gente, e mi sono macchiato di molto sangue, ma non è tutto così negativo, a volte bisogna colpire duro al momento giusto” (conclusioni di una ricerca condotta da Kathy  Kadane presso lo State House News Service e rese note nel maggio 1990).
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Non sono mai stati posti sotto inchiesta, processati e poi condannati come meritavano i generali americani per le stragi commesse in Europa durante il secondo conflitto mondiale. Passarono per eroi. Per le varie stragi compiute, per esempio in Sicilia, solo il sergente Horace West fu condannato all’ergastolo, ma non scontò neppure un anno della pena. Quello psicotico di Patton restò al suo posto per tutto il conflitto. Anche in questo caso ci ha pensato Hollywood a fare storia come già con i pellerossa.

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Per i sessantamila francesi uccisi nei bombardamenti indiscriminati subito prima dello sbarco in Normandia nessuno è stato chiamato a rispondere di alcunché in sede giudiziaria e nemmeno in sede storica. Motivi strategici senz’altro. Ma per quale motivo si bombardò altrettanto indiscriminatamente il sud della Francia? Solo a Nizza e Saint-Laurent-du-Var ci furono quasi seimila morti il 26 maggio 1944 (i bombardieri erano decollati dalla Puglia). A Lione ci furono 1.000 morti e a Saint-Étienne 912 morti tra cui 24 studenti e 8 insegnanti del distretto scolastico elementare di Tardy, a Chambéry altri 200 morti. Eccetera. Si trattò in gran parte, come avvenne anche in Italia e altrove, di bombardamenti politici, non strategici.


Quella del bombardamento strategico o “intelligente” che sia, è una fissa degli psicotici che siedono alla Casa Bianca e ai vertici delle forze armate americane (Giappone, poi Corea, Vietnam, Cambogia, Laos, Iraq, ecc.).

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