Il livello di radiazioni nella centrale nucleare di Fukushima
Daiichi è di 1.800 millisievert per
ora. Da notare che 20 millisievert per ora è l’equivalente di 1.000 radiografie
in un anno (di norma un individuo è esposto a 3 millisievert di radiazione ambientale
in un anno). Nei giorni drammatici del marzo 2011 furono toccate quote
superiori a 400 millisievert per
ora, all’esterno della centrale, mentre all’interno furono toccati livelli di 800 millisievert. Ciò che scrissi
allora nei miei post sull’argomento, sta trovando conferma. Purtroppo non è una
soddisfazione.
* * *
Putin ha ridicolizzato Obama chiedendogli di portare
all’Onu le prove dell’uso di gas sarin a Damasco per mano dell’esercito
regolare siriano, cioè di Assad. Quest’ultimo dovrebbe essere dichiarato il re
degli imbecilli se – come sostengono i banditi della Nato – avesse gasato due
quartieri di Damasco a pochi passi dalle residenze degli ispettori dell’Onu.
Quella di Obama è ormai una farsa, un gioco scoperto che
funziona solo con la connivenza di certi media. E poi, con quale diritto
dovrebbe intervenire in Siria, peraltro bypassando l’Onu? E perché il
segretario generale dell’Onu non prende una chiara e aperta posizione in merito
a tali minacce proferite contro un paese membro e mentre sono in corso
ispezioni per verificare la veridicità delle accuse?
* * *
Che cosa avrebbero detto il presidente John Quincy Adams e il suo
segretario di stato James Monroe se l’Inghilterra, per la buona
causa di liberare gli schiavi, avesse minacciato guerra agli Usa? Che cosa
avrebbe detto il presidente Ulysses Simpson Grant se una qualche potenza europea
avesse minacciato guerra per il genocidio delle popolazioni autoctone da parte
delle bande di assassini, in divisa e no, che agivano sotto copertura di
Washington? Quel genocidio è celebrato da Hollywood.
* * *
L’Unione sovietica (o qualsiasi altra potenza) non s’è
mai arrogata il diritto d’intervenire in America Latina nei molti casi di
patente violazione dei diritti umani durante le famigerate dittature sostenute
dagli Usa. Vogliamo ricordare le “utili” stragi del Guatemala, tanto per
citare? E che cosa è successo in Indonesia negli anni Sessanta con la copertura
americana? Howard Federspiel, allora esperto
sull'Indonesia per i servizi del Dipartimento di Stato, disse a tale
riguardo: “A nessuno
importava che fossero macellati, fintanto che si trattava di comunisti. Nessuno
se la prese poi molto”. E il funzionario dello stesso Dipartimento che passava
i nomi di migliaia di dirigenti del Partito Comunista all’esercito indonesiano,
che li ricercò e li uccise, ebbe a dichiarare: “In tal modo demmo un grosso
aiuto all'esercito. Probabilmente hanno ucciso molta gente, e mi sono macchiato
di molto sangue, ma non è tutto così negativo, a volte bisogna colpire duro al
momento giusto” (conclusioni di una ricerca condotta da Kathy Kadane presso lo State House News Service e
rese note nel maggio 1990).
* * *
Non sono mai stati posti sotto inchiesta, processati
e poi condannati come meritavano i generali americani per le stragi commesse in
Europa durante il secondo conflitto mondiale. Passarono per eroi. Per le
varie stragi compiute, per esempio in Sicilia, solo il sergente Horace West fu condannato all’ergastolo, ma non scontò
neppure un anno della pena. Quello psicotico di Patton restò al suo posto per
tutto il conflitto. Anche in questo caso ci ha pensato Hollywood a fare storia
come già con i pellerossa.
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Per i sessantamila francesi uccisi nei bombardamenti
indiscriminati subito prima dello sbarco in Normandia nessuno è stato chiamato
a rispondere di alcunché in sede giudiziaria e nemmeno in sede storica. Motivi
strategici senz’altro. Ma per quale motivo si bombardò altrettanto
indiscriminatamente il sud della Francia? Solo a Nizza e Saint-Laurent-du-Var
ci furono quasi seimila morti il 26 maggio 1944 (i bombardieri erano decollati
dalla Puglia). A Lione ci furono 1.000 morti e a Saint-Étienne 912 morti tra
cui 24 studenti e 8 insegnanti del distretto scolastico elementare di Tardy, a Chambéry altri 200 morti. Eccetera. Si trattò in
gran parte, come avvenne anche in Italia e altrove, di bombardamenti politici,
non strategici.
Quella del bombardamento strategico o “intelligente” che sia,
è una fissa degli psicotici che siedono alla Casa Bianca e ai vertici delle
forze armate americane (Giappone, poi Corea, Vietnam, Cambogia, Laos, Iraq,
ecc.).
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