lunedì 15 settembre 2025

Ostaggi del regime

L’ineffabile quotidiano Repubblica, organo del sionismo, dell’atlantismo e di altre sconcezze, ci informa che l’oblast di Leningrado (re)esiste ancora, adombrando il fatto che c’è qualcosa di maledettamente sovietico che ancora incrosta la Russia. Motivo per il quale la guerra in corso è santa e giusta. Tanto più se ad essere colpite sono le ferrovie russe da sabotatori ucraini. Salvo un anno un attimo dopo (nell’occhiello dello stesso articolo), quando ad essere colpite sono le ferrovie ucraine, denunciare “la violata sacralità delle ferrovie”.

Il 28 agosto è entrato in vigore in Ucraina il decreto governativo n. 1031 del 26 agosto 2025, che autorizza l’espatrio degli uomini di età compresa tra 18 e 22 anni. In precedenza, dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, solo gli uomini di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 60 anni potevano lasciare il Paese. Alla frontiera, devono presentare un passaporto e un documento con i dati di registrazione militare aggiornati, in formato cartaceo o digitale. La maggior parte della popolazione maschile, di età compresa tra 23 e 60 anni, rimane ostaggio del regime di Kiev.

Tale concessione dipende dalla possibile imminenza delle elezioni, e dalla volontà di liberarsi degli studenti che un mese fa costituivano la base sociale che ha promosso le proteste di massa contro la corruzione, l’inasprimento delle pene per i renitenti, i disertori e altre quisquiglie.

Intanto, venerdì scorso, sono iniziate le esercitazioni militari su entrambi i lati del confine esterno della NATO nei Paesi Baltici. Mentre Russia e Bielorussia lanciavano la loro esercitazione congiunta Zapad 2025, in Lituania è iniziata la serie di esercitazioni Quadriga dell’alleanza occidentale, con una significativa partecipazione delle Forze Armate tedesche. Prima o poi succederà qualcosa di irreparabile, e prima o poi Repubblica scriverà che bisogna ripristinare la leva militare.

11 commenti:

  1. Da sogno a incubo l’Europa è diventata una economia di guerra. Non meno della Russia. Dipende dalla guerra, quindi cerca la guerra. L’ultima sua industria in positivo.

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  2. Pare che una delle occupazioni predilette dei giovani e giovanissimi maschi italiani sia la violenza sulle giovani e giovanissime. Credo che riristinare la leva militare sarebbe forse un danno minore.

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  3. L´Europa è un vecchio elefante in agonia. E noi europei, vecchi e giovani, con lei: anche i baldi giovani o meno giovani che emigrano in posti "esotici" (come le democrazie arabe del golfo o simili luoghi ameni). Ragioniamo da europei, vogliamo vivere con i confort dell´Europa del benessere "socialdemocratico" (che non esiste più) e pensiamo che gli "altri" siano comunque baluba da guardare dall´alto verso il basso, con eccezione dei danarosi e progressisti emiri o sultani, che possono coprirci d´oro e di auto di lusso, purché noi accettiamo di essere i loro schiavi (dorati, o meglio, placcati).
    Per quanto riguarda i giovani uomini ucraini, effettivamente ne ho visti e ne vedo moltissimi dal febbraio 2022 nella parte d´Europa dove vivo e lavoro. Non mi sembrano invalidi, anzi. Questi come sono riusciti a lasciare il loro Paese? Sono anche quelli più invasati nell´organizzare manifestazioni (spesso oscenamente russofobe) a favore della loro patria. Mi sono sempre chiesto: perché invece di stare qui a vivere di sussidi di uno stato estero, non combattono per quella stessa patria che noi, per loro, dovremmo difendere? Per adesso solo con i nostri soldi.
    La gaffe con Leningrado è veramente sintomatica del livello men che infimo del giornalismo italiano (e non solo italiano).
    Buona settimana
    Max

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    1. non è una gaffe, l'oblast leningradese esiste davvero.

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    2. Ops, eppure l´avevo letto nel post... Mi scuso della svista. Max

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  4. Salve. Che ne pensa?

    https://www.rinnovabili.it/energia/infrastrutture/forza-della-siberia-2-conseguenze-cina-stati-uniti-russia/

    F. G

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