giovedì 25 settembre 2025

La vera motivazione

 

Il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi che ancora non l’avevano fatto (ne erano rimasti pochi in verità) può sembrare ingenuo, coraggioso o inutile, a seconda delle proprie convinzioni. Per me è una tardiva iniziativa per salvare la faccia, che vuole far credere che la famosa soluzione dei due Stati affiancati sia ancora praticabile, anche se la sua attuazione, stante il sionismo e altre questioncelle (ne cito una: le risorse idriche!), non la vedo praticabile, oppure, nella più ottimistica delle ipotesi richiederebbe anni di negoziati per risolvere innumerevoli problemi. Comunque ben venga finalmente tale riconoscimento. Netanyahu ha già dato la sua risposta: non ci sarà nessuno Stato palestinese.

E veniamo a Meloni e ai fascisti, vecchi e nuovi, che hanno letto i sondaggi sulla posizione degli italiani in merito a tale questione. Ne tengono conto anche in vista delle prossime regionali, in primis quelle delle Marche. Quindi hanno liberato il coniglio dal fez: sostengono che Hamas detiene ancora in ostaggio gli israeliani e che dunque le condizioni (la rinuncia di Hamas di essere presente in Palestina) per tale riconoscimento non sono soddisfatte.

La lista delle famose condizioni si rinnova da decenni, non è una novità per chi abbia una minima conoscenza (non inquinata) della questione palestinese. Ogni volta che si parla della creazione di uno Stato palestinese, si tirano in ballo delle condizioni mai soddisfatte. Come non si trattasse di un diritto ma di una ricompensa. Gli israeliani, così come i fascisti italiani oggi, pretendono un allineamento dei pianeti che sanno essere impossibile. Ci sarà sempre una buona scusa per giustificare la loro opposizione alla nascita di uno Stato palestinese.

La vera motivazione di un simile rifiuto non è Hamas. Vale la pena ricordare che la Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza ONU, adottata nel novembre 1967, chiedeva il ritiro israeliano dai territori occupati. Quindi, i Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina si basano sui confini precedenti a questa guerra, noti come “Linea Verde”...

3 commenti:

  1. La risoluzione 273 del 1949: ammissione di Israele all'ONU . Israele si impegna a rispettare le risoluzioni dell'ONU dal momento della sua ammissione all'ONU stessa.

    https://www.assopace.org/index.php/doc-multimedia/focus/focus-palestina/risoluzioni-onu/194-principali-risoluzioni-del-consiglio-di-sicurezza-delle-nazioni-unite

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    1. che cosa ti aspettavi da quella gente, che mantenessero gli impegni presi? la bibbia è un florilegio di questi trabocchetti, partendo dal principio che gli ebrei sono il popolo eletto da dio, cioè del dio eletto da sé stessi. la loro storia, anche recente, è una menzogna. Tutta.

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  2. L'intervista a Sharren Haske: "Chi riconosce la Palestina premia i terroristi"
    https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/gaza-palestina-israele-macron-meloni-intervista-viceministra-esteri-israele-haskel_56vOzdk9IT5G6NlvQVzVYr

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