lunedì 11 luglio 2022

La Germania vuole tornare a “far tremare le finestre”

 

Venerdì, la camere bassa e alta del parlamento tedesco, il Bundestag e il Bundesrat, hanno votato a larga maggioranza l’ammissione di Svezia e Finlandia alla NATO. La Germania è quindi uno dei primi paesi a ratificare formalmente l’allargamento verso nord dell’alleanza militare concordata al vertice Nato di Madrid. Ottantun anni dopo la guerra di sterminio tedesca contro l’Unione Sovietica, i deputati tedeschi, prendendo la parola, uno dopo l’altro hanno inveito contro la Russia.

Dopo aver perso due guerre mondiali, la classe dirigente tedesca vede nell’offensiva della NATO l’opportunità di riarmare la Germania con il fondo speciale di 100 miliardi di euro, per riaffermarla come la principale potenza militare in Europa e una delle più forti a livello internazionale. La Germania è davvero in movimento, perciò la storiella delle turbine del gas canadesi di cui si chiacchiera è solo uno specchietto per le allodole.

Non è vero che la Germania è cambiata, quantomeno non sono mutate le ambizioni della sua classe dirigente. Trent’anni fa, su iniziativa di Germania e Stati Uniti, il riconoscimento dell’indipendenza di Croazia e Slovenia scatenò una terribile guerra civile in Jugoslavia. Nel 1999, il bombardamento della Serbia da parte della NATO è culminato nella violenta secessione del Kosovo. L’offensiva imperialista nei Balcani non è finita. Venerdì il Bundestag ha esteso le operazioni della Bundeswehr in Kosovo e il ritorno alla missione dell’Ue in Bosnia-Erzegovina.

Riconosceva Der Spiegel l’11 giugno: «[...] quando la Germania, il colosso in mezzo l’Europa, si muove, le finestre di tutto il continente tremano». La Frankfurter Allgemeine Zeitung, il 7 giugno, scriveva che il fondo da 100 miliardi «non può che essere un inizio».

Con l’ammissione di Finlandia e Svezia, la NATO sta creando un nuovo fronte nella guerra contro la Russia in Scandinavia e in tutta la regione del Mar Baltico. Ciò aumenta ulteriormente il rischio di una guerra totale contro una potenza nucleare. Infatti, il nuovo Concetto strategico della NATO afferma: “Forniremo individualmente e collettivamente l’intera gamma di forze necessarie per la deterrenza e la difesa, compresa la guerra interdimensionale ad alta intensità contro pari concorrenti in possesso di armi nucleari”.

Giovedì scorso, il parlamento finlandese ha approvato una legge per fortificare massicciamente il confine terrestre con la Russia, lungo oltre 1.300 chilometri.

I piani di riarmo che interessano tutti i paesi dell’Europa, “l’inconfessabile euforia” di cui parla Le Monde, dimostrano che ci si sta preparando, ognuno pro quota, alla lotta per il controllo e il saccheggio dell’Europa orientale e dell’Eurasia, alla guerra contro la Cina. L’invasione russa dell’Ucraina è la risposta disperata alla politica di guerra delle potenze della NATO che stanno facendo la guerra quasi ininterrottamente da trent’anni e hanno distrutto interi paesi e compromesso irrimediabilmente un equilibrio faticosamente raggiunto dopo il 1989.

5 commenti:

  1. "Da oltre un mese, la Germania sta bloccando il pacchetto da 9 miliardi di euro di aiuti che dovrebbe rappresentare la principale forma di sostegno dell’Unione europea all’Ucraina.
    [C'è] il sospetto che il governo di Berlino si prepari a violare di fatto alcune sanzioni contro Mosca pur di recuperare le forniture di gas russo attraverso le condutture di Nord Stream."
    https://www.corriere.it/esteri/22_luglio_10/germania-aiuti-ucraina-49f30094-ffc2-11ec-a15c-229c03190307.shtml

    Questo blocco è dunque uno specchietto per allodole?

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    1. Non ho detto che il blocco è uno specchietto per le allodole, ma le chiacchiere che vi si imbastiscono. La Germania fa i suoi interessi e non guarda in faccia a nessuno.

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    2. Dell'Ucraina in sé, non frega né poco né tanto a nessuno, salvo ai russi che l'hanno sull'uscio di casa. Spero aver chiarito

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    3. Si è più chiaro adesso.
      Grazie!

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  2. https://www.officinadeisaperi.it/materiali/le-devastanti-conseguenze-di-una-guerra-nucleare-da-il-fatto/

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